È morto Paolo Rossi, l’eroe dei mondiali in Spagna del ’82

Il Pallone d'Oro Paolo Rossi, soprannominato "Pablito" dalla stampa spagnola dopo la vittoria dell'Italia nei mondiali del 1982, è scomparso all'età di 64 anni.

È morto Paolo Rossi, l’eroe dei mondiali in Spagna del ’82

Dopo la morte di Diego Armando Maradona il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Paolo Rossi, avvenuta nella giornata di mercoledì 9 dicembre all’età di 64 anni. Secondo “La Gazzetta dello Sport” il campione del mondo sarebbe scomparso a causa di un male inesorabile.

A dare il triste annuncio è Enrico Varriale sul suo profilo di Twitter: “Una notizia tristissima : ci ha lasciato Paolo Rossi. Indimenticabile Pablito, che ci ha fatto innamorare tutti in quell’ Estate del ’82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro in RAI, negli ultimi anni. R.i.p. caro Paolo”.

La carriera di Paolo Rossi nei club

I primi calci a un pallone vengono dati all’età di 9 anni, in cui Paolo Rossi inizia a giocare nel Santa Lucia, squadra messa in piedi dal medico della frazione. La prima big a chiamarlo è la Juventus nel ’73, ma dopo due anni senza giocare viene acquistato dai Lanerossi Vicenza sotto richiesta di Giovan Battista Fabbri, che viene definito dallo stesso Rossi come un secondo padre.

Nel ’76 riesce a portare in Serie A il Vicenza con i suoi 21 gol in 36 partite, mentre l’anno successivo vince la classifica marcatori del massimo campionato con 24 gol e posizionandosi in seconda posizione dietro la Juventus a cinque punti di distanza. Nel ’78 non riuscì a salvare il Vicenza nonostante le sue 15 reti, ma decise di rimanere nella massima serie andando al Perugia.

Dopo un ottimo anno in Umbria venne acquistato dalla Juventus sotto insistenza di Boniperti: “Boniperti mi chiamò: “Verrai con noi in ritiro, ti allenerai con gli altri, anzi più degli altri”. Mi sono sentito di nuovo calciatore. La lettera di convocazione adesso farebbe ridere. Diceva di presentarsi con i capelli corti, indicava cosa mangiare e cosa bere. Boniperti era un mago in queste cose”.

Nella squadra piemontese è rimasto per quattro stagioni di fila, collezionando 83 presenze con un bottino di 24 reti. Ha concluso la sua carriera al Milan, dove è riuscito a segnare solamente 2 gol in 20 partite e infine a Verona, facendo le stesse presenze ma con due gol in più.

La tragedia del Sarriá

Paolo Rossi verrà per sempre ricordato per il campionato mondiale di calcio 1982 disputati in Spagna. L’Italia iniziò a rilento il suo girone ottenendo solamente tre pareggi (0-0 con la Polonia, 1-1 con il Perù con il gol di Bruno Conti e un altro 1-1 contro il Camerun grazie a una rete di Ciccio Graziani).

Nella seconda fase a gironi l’Italia, a causa del secondo posto nel primo girone, prese il Brasile e l’Argentina. Contro la squadra di Maradona gli azzurri vinsero con il risultato di 2-1, mentre il Brasile alcuni giorni dopo vinse sempre contro “L’Albiceleste” con il risultato di 3-1.

Dal momento che nel girone si sarebbe qualificata solamente una squadra, l’Italia nell’ultima partita era costretta a vincere contro i brasiliani data la differenza reti. Per molti si tratta di una delle nazioni più forti mai esistite, grazie al bel gioco mostrato da Telê Santana e dai campioni a disponizione (Cerezo, Zico, Falcão, Sócrates, Júnior ed Éder).

L’Italia invece, nonostante la vittoria contro l’Argentina, fino a quel momento non stava convincendo ed i suoi attaccanti avevano sempre più difficoltà a segnare. Da qui però inizia lo show di Paolo Rossi, che solo dopo 5′ minuti riesce a portare la squadra sull’1-0, venendo però ripresi pochi minuti dopo grazie a un gol di Socrates. Al 25′ però nuovamente Pablito approfittò di un passaggio eccessivamente corto di Cerezo davanti all’area brasiliana prese la palla e riuscì a mettere in rete.

Il secondo tempo il Brasile iniziò ad avanzare il proprio baricentro, trovando il 2-2 con un bel gol dell’ex romanista Paulo Roberto Falcão. Sul calcio d’angolo al ’74 però, nuovamente Paolo Rossi, portò il punteggio sul 3-2. L’Italia riuscì a resistere per i restanti 17 minuti di gioco (grazie anche a una parata sulla linea di Dino Zoff) riuscendo così a proseguire nel mondiale.

La vittoria del mondiale e il Pallone d’Oro

Nella semifinale della fase a eliminazione diretta l’Italia vinse 0-2 contro la Polonia con doppietta di Paolo Rossi, mentre in finale incontrò la Germania di Karl-Heinz Rummenigge in cui gli azzurri vinsero 3-1 con i gol di Pablito, Marco Tardelli e “Spillo” Altobelli, mentre i tedeschi accorciarono le distanze con Paul Breitner.

Con i suoi 6 gol Paolo Rossi divenne l’idolo degli italiani e della Spagna, vincendo la classifica capocannonieri dei mondiali scavalcando proprio Rummenigge grazie al suo gol in finale. Sempre nel ’82 riuscì a portarsi a casa anche il Pallone d’Oro in maniera netta, superando Alain Giresse e Zbigniew Boniek.

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