Dino Zoff sulla sua malattia: “Tre anni fa non riuscivo ad alzarmi dal letto”

Il portiere campione del mondo nel 1982 ha rilasciato un’intervista al Corriere, dove tra le altre cose ha ripercorso i momenti della malattia che lo ha colpito tre anni fa: le sue condizioni erano tali da non permettergli nemmeno di alzarsi dal letto.

Dino Zoff sulla sua malattia: “Tre anni fa non riuscivo ad alzarmi dal letto”

La corsa per lo scudetto è da alcuni mesi un affare esclusivo di Juventus e Napoli, due delle squadre in cui come estremo difensore ha giocato uno dei più grandi portieri di tutti i tempi: Dino Zoff. Intervistato dal Corriere, il friulano ha confessato che i bianconeri devono ritrovarsi per ritornare ad essere la squadra schiacciasassi, la stessa che negli ultimi anni ha lasciato ben poche briciole agli avversari.

Per continuare a primeggiare a livello nazionale, gli juventini dovranno però vedersela con i partenopei, un team che SuperDino non ha esitato a definire “agguerrito, molto determinato e aggressivo”. E chi meglio di Zoff, che in carriera ha vestito le maglie di entrambe le squadre, può comprendere cosa significhi giocarsi uno scudetto fino all’ultima giornata? Dall’alto della sua lunga esperienza calcistica, è indubbiamente l’uomo più idoneo a raccontare cosa si possa provare in queste circostanze.

Ma Dino Zoff non ha nemmeno lesinato un commento sull’argomento nazionale. Lui che nel 1982 fu una delle bandiere della squadra campione del mondo in Spagna, alla mancata qualificazione italiana dai Mondiali non poteva che esternare tutto il proprio disappunto: “È stato un disastro”. Più che sulla doppia sfida alla Svezia, il problema sarebbe da ricercare nel match con la Spagna. “Probabilmente non abbiamo capito come eravamo. Siamo andati in Spagna facendo vedere che non avevamo paura, ma è la cosa più sbagliata del mondo”.

La sua intervista ha poi virato su Gianluigi Buffon, ovvero colui che da molti è considerato come il suo più degno successore. Parlando dell’attuale numero uno della nazionale, SuperDino ha anche tirato in ballo il suo ritiro dal calcio. “Potevo continuare altri 3-4 anni ma non agli stessi livelli. Buffon? È difficile, dipende da lui e dalla società. Quando mi sono ritirato io, avevamo perso la Coppa dei Campioni, non eravamo andati avanti con la Nazionale agli Europei e quindi era una normale logica di ricambio”.

Nell’intervista c’è stato anche spazio per soffermarsi sulla malattia che lo colpito tre anni fa. Dopo il ricovero in ospedale, qualcuno vociferò la presenza di qualche “problema neurovegetativo”. In verità si trattava di alcune complicanze di origine virale che lo costrinsero a letto per diverse settimane. “Non ho avuto paura, ma vedi le difficoltà che hai. Uno come me che ha fatto undici anni di seguito in campo e non riuscivo ad alzarmi dal letto. Dici “che cavolo succede?”. Ne sono uscito lavorando consapevolmente e facendo quello che si poteva fare”.

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