Diego Armando Maradona, calciatore argentino, è nato il 30 ottobre del 1960 e quindi quest’anno, se fosse ancora qui insieme a noi, avrebbe compiuto precisamente 64 anni. E’ scomparso, per motivi che ancora oggi alimentano polemiche, il 25 novembre 2020. Maradona, provando a descriverlo, è stato letteralmente un genio di questo sport.
Il numero dieci era alto nemmeno 170 cm ma era dotato di una tecnica sopraffina che era difficile da trovare in altri calciatori, aveva poi un sinistro come nessuno. Senza eguali nella capacità di dribblare, superava come birilli gli avversari, dai quali subiva pesanti falli senza che lui fiatasse o protestasse. Se proprio vogliamo trovare un erede, è il suo connazionale Lionel Messi quello che si avvicina di più.
Diego è stato un simbolo in Argentina e con la divisa della Seleccion ha vinto il campionato del mondo del 1986 e nel torneo successivo, quello del 1990 organizzato in Italia, si è arreso soltanto alla Germania in finale (fu quindi vicecampione). Nella coppa del mondo del 1994, manifestazione per la quale si allenò duramente e si rimise a lucido, dopo un ottimo inizio fu squalificato causa doping. Conoscendo l’amore che Diego provava verso la maglia del proprio Paese quella fu una batosta indigeribile.
A Napoli, dove indossò la divisa azzurra esattamente dal 1984 al 1991, ancora oggi sportivamente parlando (ma anche non sportivamente osiamo dire) è stato – è – il re indiscusso della città e il murales che lo raffigura ai Quartieri Spagnoli – non l’unico ma soltanto il più famoso – è meta di quotidiane visite da parte di persone provenienti da tutto il mondo, un pellegrinaggio e un flusso che non conoscerà mai fine.
Oltre ai trofei che regalò ai partenopei, su tutti 2 scudetti e una prestigiosa coppa Uefa, Diego fu designato dalla sua gente come l’emblema, il capopopolo di un riscatto sociale che la città di Napoli voleva realizzare, in Italia e nel mondo. Maradona talvolta è stato sulle prime pagine dei giornali anche per tristi vicende, ma in questa sede non verranno minimamente trattate. La sua grandezza è infatti prevalsa anche sulle cose meno belle.