Ieri sera c’è stata una cena tra Aurelio De Laurentis e Maurizio Sarri all’hotel Vesuvio di Napoli, il colloquio ha avuto esito positivo, ora si attende la firma del tecnico toscano.
Erano giorni ormai che il presidente cercava un nuovo allenatore, in verità da un po’ di mesi circolava il nome di Sinisa Mihajlovic. In questi giorni mentre De Laurentis volava in Spagna per convincere Emery, allenatore del Siviglia fresco di Europa League con un ingaggio importante, Sarri si dimetteva dall’Empoli nonostante ancora due anni di contratto. Purtroppo Emery ha dato esito negativo mentre Mihajlovic si è accordato con il Milan di Berlusconi. Poi si sono fatti altri nomi: Montella, Spalletti e Prandelli, allenatori comunque interessanti e adatti alla piazza di Napoli, ma alla fine si è deciso di puntare su questo signore, che quest’anno ha fatto molto bene ad Empoli proponendo un gioco spettacolare. È stata una scelta difficile per De Laurentis, da un allenatore di stampo internazionale si è passato a un allenatore provinciale, ovvio sarà una scommessa.
Sarri comunque ha dimostrato con l’Empoli di giocare un calcio spettacolare, con calciatori modesti a disposizione. Egli utilizza il 4-4-2 e valorizza molto i giovani, si parla anche che voglia portarsi il suo pupillo, il centrocampista Valfiori.
E’ un allenatore di gavetta, come tutti sanno quest’anno ha salvato l’Empoli dalla B, e ha iniziato a farsi le ossa nella serie C. Fa’ il suo esordio in serie B nel 2005 con il Pescara salvandolo, poi l’Arezzo subentrando all’esonerato Antonio Conte dopo di che successivamente l’Avellino nel 2007 e poi il Grosseto. La svolta avviene nel 2012 quando viene ingaggiato dall’Empoli, l’anno successivo lo porterà in serie A, piazzandosi secondo posto in campionato.
Finalmente il Napoli ha un nuovo allenatore, ovviamente i tifosi sono un po’ scettici, ma questo tecnico Toscano dimostra di meritare una piazza importante come Napoli, e sarà una scommessa che lui dovrà vincere, in fondo anche allenatori che oggi sono di livello alto come Antonio Conte che prima della Juve allenava squadre modeste, stesso discorso per Allegri che prima di approdare al Milan allenava il Cagliari. A Sarri sicuramente non mancheranno gli stimoli e aggiungendo la sua voglia di lavorare e le sue idee chiare del gioco saprà fare qualcosa di importante.