De Laurentiis nuovo re di Bari. Preleva la squadra pugliese per riportarla in A

Previsti progetti tecnici e investimenti finanziari da 3 milioni. L'obiettivo è la Serie A in tre anni. Ma a Napoli aspettano i rinforzi e contestano il patron azzurro.

De Laurentiis nuovo re di Bari. Preleva la squadra pugliese per riportarla in A

Dopo aver preso il Napoli dalla Serie C e averlo portato ai vertici del calcio italiano, oltre che nell’Olimpo di quello europeo, con un bilancio sempre in ordine e un fatturato in continua crescita, Aurelio De Laurentiis da oggi è anche il nuovo patron del Bari, la squadra fallita e retrocessa tra i dilettanti.

Il vulcanico presidente del Calcio Napoli ha intenzione di creare una sinergia tra le due squadre del Sud, per generare un polo meridionale in grado di contrastare l’egemonia calcistica del Nord. Le idee, i progetti e i soldi da investire non mancano di certo al neo-presidente biancorosso, che delegherà la gestione della squadra pugliese al figlio Luigi.

L’obiettivo di De Laurentiis è ripetere a Bari il miracolo che gli è riuscito a Napoli: portare la formazione pugliese tra le big del calcio italiano. Il progetto prevede un investimento iniziale di tre milioni di euro, la costruzione di un centro sportivo e la formazione di una squadra capace di fare il triplice salto di categoria, arrivando in Serie A nel giro di tre anni.

Obiettivo, quest’ultimo, non impossibile da raggungere, viste le potenzialità finanziarie e gestionali del patron azzurro, che ha fatto del Napoli una delle realtà più belle d’Europa. E che per rilevare il Bari ha dovuto vincere la concorrenza di altri club, primo tra tutti la Lazio, il cui progetto presentato dal presidente Lotito non ha convinto il sindaco di Bari.

De Laurentiis è stato chiaro: “Se le leggi del calcio non cambieranno, sarò costretto a farmi da parte. Ma nel frattempo attrezziamoci per restituire al Bari il prestigio che merita”. E per mantenere questa promessa, il presidente azzurro ha già formato lo staff dirigenziale: supervisione tecnica a Reja, panchina a Viviani, settore giovanile a Filippo Galli.

Ma se Bari adesso canta, Napoli non ride. Una parte della tifoseria azzurra si è detta scettica di questa scelta. E le ragioni sono di mercato. La campagna acquisti del Napoli finora è stata deludente. I tifosi azzurri aspettano rinforzi e invece De Laurentiis si preoccupa di investire denaro nell’acquisto di una squadra finita in Serie D.

Il malcontento anche questa volta è stato espresso con striscioni piazzati in molte zone della città e ai quali De Laurentiis ha risposto ieri nel giorno dei 92 anni del club: “Auguri al Napoli, che guido con orgoglio, presente e futuro sono nostri. Auguri ai 40 milioni di tifosi sparsi nel mondo, alcuni dei quali hanno un concetto che nel calcio non esiste più”.

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