Daniele De Rossi, prematuramente esonerato lo scorso settembre dai Friedkin, ha recentemente rilevato l’Ostiamare divenendone il nuovo proprietario. Lui stesso ha ufficializzato la notizia mediante un post apparso sul proprio profilo Instagram. La prima squadra dell’Ostiamare, con colori sociali biancoviola, milita nel campionato di D ma attualmente a causa di tante vicissitudini si trova al quint’ultimo posto.
I problemi che affliggevano il club del litorale romano sono di natura tecnica e la posizione in classifica lo dimostra, ma non solo; ci sono problemi economici e si parlava appunto di rischio di fallimento e anche di serie difficoltà afferenti alla struttura sportiva Anco Marzio che era vicina ad essere definitivamente chiusa per totale inagibilità.
Da quello che si apprende, De Rossi ha acquistato il club, dal precedente proprietario Di Paolo, a titolo gratuito; in compenso però l’ex centrocampista della Roma e della nazionale italiana tra le altre cose si impegnerà a riqualificare l’impianto sportivo dove gioca la squadra romana. Se non si fosse concretizzato questo passaggio societario, sarebbe stato a rischio il futuro calcistico – e sociale – di almeno 500 ragazzi (del settore giovanile) che non si sarebbero potuti più allenare.
De Rossi in altri termini ha investito su quello che rappresenta il suo primo club, il calciatore infatti in passato è stato tesserato con l’Ostiamare dal 1997 al 2000, prima dell’approdo a Trigoria dove avrebbe trascorso quasi tutta la sua vita calcistica (eccetto l’ultima esperienza a fine carriera, di pochi mesi, al Boca Juniors).
Contento e soddisfatto di questo impegno assunto dall’ex allenatore della Roma è Alessandro Onorato, assessore allo sport – giunta Gualtieri – del comune di Roma. C’è chi già dice che il prossimo obiettivo del club sarebbe il salto di categoria e l’approdo nei professionisti: la serie C; tuttavia, a maggior ragione per la complicata situazione che De Rossi ha ereditato, è opportuno andare cauti ricostruendo tutto da zero.