Coppa Italia: Vince il Napoli, perde l’Italia intera

Nella finale di Coppa Italia succede di tutto, tifosi aggrediti fuori dallo stadio e fischi all'inno nazionale. Pessima figura per tutto il calcio italiano. L'inizio della gara passa dall'ok del capo Ultras napoletano

Coppa Italia: Vince il Napoli, perde l’Italia intera

Si sa, purtroppo, che in Italia il calcio è lontano anni luce rispetto allo spettacolo inglese e spagnolo. Nel nostro paese siamo, infatti, abituati purtroppo ad altri spettacoli, come taffurugli tra tifoserie, cori ed ululati razzisti, violenza inaudita e stadi vuoti.

Quello che è successo ieri sera, prima e durante la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, non è altro che la conferma per chi crede che il calcio italiano non sia più un gioco ma solo e soltanto una guerra tra tifoserie ignoranti, che usano la scusa del pallone per mettere in gioco violenza e paura.

Prima della partita un gruppo di tifosi napoletani , circa una trentina, è stato assalito da un non identificato gruppo a volto coperto che, assalendoli, li ha feriti brutalmente. I colpi di arma da fuoco sparati hanno lasciando per terra un ferito gravissimo, subito portato in ospedale grazie alla tempestiva azione delle forze dell’ordine. L’autore degli spari è stato poi vittima del branco, massacrato di botte e lasciato riverso in terra. Per lui un trauma cranico.

A causa di questo episodio all’interno dello stadio si è creato il delirio. La curva napoletana con circa 30 mila napoletani ha chiesto che la partita non fosse giocata. Il capo Ultras di turno ha chiesto un confronto con il capitano della squadra partenopea Hamsik, svoltosi qualche minuto dopo. La partita inizia con circa 45 minuti di ritardo in un clima surreale, con un pubblico ormai deluso dall’ennessimo spettacolo raccapriciante e con bambini in lacrime sugli spalti, visti i conintinui fumogeni e botti lanciati.

In capo c’è poco da dire con un Napoli che prende subito in mano la gara, grazie alle due reti del napoletano Insigne nei primi 17 minuti. Accorcia la Fiorentina con Vargas al 28 esimo del primo tempo, senza però mai centrare il pareggio nemmeno nella seconda frazione di gara. Chiude la gara il folletto belga Mertens al 92esimo. L’esito è 3 a 1 per il Napoli e primo trofeo dell’era Benitez.

A parte i 90 minuti del match, è stata l’ennesima caduta in basso del calcio Italiano, dove non è ammissibile che l’inizio o meno di una gara sia passato dalle mani di un capo ultras. Ranking a parte l’Italia resta tra le ultime posizioni sul piano dell’educazione e della cultura allo sport.

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