Champions League, la rivincita di Tuchel

Dal Psg al Chelsea, Tuchel ha conquistato un'altra finale di Champions League. Ha battuto il Real Madrid, in finale è andata la squadra che aveva più tecnica e voglia; ed ha molti meriti questo carismatico allenatore tedesco.

Champions League, la rivincita di Tuchel

La Champions League regala grandi emozioni, come quella dell’allenatore Tuchel e del difensore Thiago Silva che si sono abbracciati a lungo al fischio finale. Entrambi sono stati scaricati dal Psg, ma in finale ci vanno di nuovo loro. Ma il vero artefice di questa conquista va soprattutto a questo tecnico.

Werner e Mount condannano il Real Madrid con un gol per tempo e regalano ai Blues l’accesso in finale dopo 9 anni dall’ultima volta. Il 29 maggio sarà derby inglese con il Manchester City. Un Real Madrid troppo brutto, non si dimostra all’altezza degli uomini di Tuchel e si arrende ancor prima di scendere in campo. Nel dopo gara Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid, ha ammesso che è passata la squadra più forte.

Ripercorrendo gli ultimi mesi di Thomas Tuchel, il 29 dicembre 2020 viene esonerato dopo una prima parte di stagione (2020-2021) al di sotto delle attese, con la squadra parigina al terzo posto in Ligue 1, anche a causa di contrasti con il direttore sportivo Leonardo. Lascia il club francese con 95 vittorie in 127 partite ufficiali e sei trofei vinti.

Ha preso in mano le redini della squadra londinese prendendendo il posto della legenda Franky Lampard il 26 Gennaio 2021. Il tecnico tedesco non ha sconvolto i princìpi del gioco della squadra, ma ne ha sfruttato i punti di forza, quali intensità e rapidità di azione. Ha inoltre rovesciato il punto debole del Chelsea di Lampard, ossia la fase difensiva.

Tuchel ha rivalutato giocatori come Marcos Alonso e Andreas Christensen, insieme all’ex Roma Antonio Rüdiger e ad Azpilicueta. Al centro dell’attacco ha dato fiducia a Timo Werner e alla fine i risultati gli stanno dando ragione.

In poco tempo il tecnico è passato dall’essere disoccupato al raggiungimento di un’altra finale di Champions League, la seconda consecutiva dopo quella dello scorso anno alla guida del Paris Saint Germain, questa volta con una squadra inglese; e a giudicare da come sono andate le cose a Parigi, chissà che non lo rimpiangano almeno un po’.

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