Calzona è precisamente il terzo allenatore a sedersi sulla panchina del Napoli quest’anno, dopo Garcia e Mazzarri, questo a dimostrazione di un’annata veramente difficile per i partenopei.
L’attuale Ct della Slovacchia, che li collabora con Marek Hamsik, è stato scelto da De Laurentiis per dare uno scossone all’ambiente e cercare di salvare (il salvabile) di una stagione veramente complicata.
È curiosa la storia di Francesco Calzona, “Ciccio” per gli amici: nasce in Calabria, a Vibo Valentia, e fino all’età di 13 anni vive insieme alla famiglia a Cessaniti, piccolo centro vibonese. Da calciatore gioca sino ai dilettanti, fa poi il venditore di caffè e infine intraprende la carriera di allenatore. Diviene l’allenatore in seconda di Sarri prima e di Spalletti poi. Intervistato ieri ai microfoni di Prime, poco prima dell’inizio dell’attesa gara contro i blaugrana, gli hanno chiesto a chi si ispirasse di più. Bella e rispettosa la risposta del tecnico calabrese, che dice: oltre a loro due, devo tanto anche ad un terzo allenatore dal quale ho imparato tanto: Eusebio Di Francesco.
Andando alla gara di ieri, il Napoli strappa un buon pareggio che regala più fiducia per la comunque difficile gara di ritorno che si disputerà a Marzo, in Spagna. Il Barcellona parte forte, ma il Napoli riesce a non cadere e a non prendere goal; nella ripresa entrambi i goal della partita. Prima quella del Barcellona, poi quella dei padroni di casa. La rete del pari è stata segnata esattamente al minuto 75, dall’attaccante nigeriano Osimhen, che, poco prima di uscire sostituito, risponde al campione polacco Lewandoski che poco prima aveva battuto l’incolpevole estremo difensore azzurro Meret.
Appuntamento dunque alla gara di ritorno, la partita si giocherà il 12 Marzo in terra spagnola, allo stadio Olimpico Luis Companys; è qui infatti che sta giocando le proprie gare interne la squadra catalana, in attesa della fine dei lavori di ristrutturazione al Camp Nou.