Carlo Ancelotti dice di no alla Nazionale

Carlo Ancelotti in queste settimane è stato più volte accostato alla panchina della Nazionale, ma il tecnico di Reggiolo, durante la Domenica Sportiva, ha palesato la voglia di continuare ad allenare i club e di non essere interessato al ruolo di CT.

Carlo Ancelotti dice di no alla Nazionale

E’ finita nel peggiore dei modi la permanenza di Gian Piero Ventura come commissario tecnico della Nazionale italiana. La mancata qualificazione ai mondiali 2018 è costata cara al tecnico, che oltre alla pessima figura, è stato esonerato e, la sua, verrà ricordata come una delle gestioni peggiori della storia della nostra nazionale.

Ventura ha dimostrato di non essere completamente all’altezza di gestire un gruppo di grandi calciatori, non ha saputo dare alla nazionale un’identità di gioco e i risultati sono stati evidenti. Inoltre, ha peccato come selezionatore. Infatti, molte delle sue scelte hanno lasciato una scia di scetticismo negli addetti ai lavori. Ormai, la frittata è fatta, come ha sottolineato qualcuno ed è tempo di rimboccarsi le maniche e trovare un tecnico capace di risollevare le sorti della nazionale.

Il sostituto di Ventura non può essere un allenatore qualunque, e la sua scelta non può essere presa con leggerezza, va ponderata per evitare spiacevoli conseguenze e perchè in ballo c’è una reputazione da difendere. Questi sono alcuni dei motivi per cui le voci di un possibile sostituto sono ricadute su Carlo Ancelotti.

Il tecnico di Reggiolo ha un curriculum di tutto rispetto, ha vinto in tutta Europa, conta una bacheca di trofei importanti e pesanti, un allenatore che non ha mai avuto timore di gestire grandi campioni. Insomma, Ancelotti sarebbe l’uomo ideale per la nazionale, peccato che, almeno per il momento, non sia affatto interessato a diventare commissario tecnico, come ha precisato durante la trasmissione, la Domenica Sportiva.

Carlo Ancelotti, infatti, ha dichiarato: “Io in Nazionale? No, significherebbe cambiare mestiere. Io voglio continuare ad allenare una squadra di club”, e poi prosegue: “Mi onora il fatto che tutti gli italiani mi vogliano. Il calcio italiano ha dei problemi e non credo che possa risolverli solo io, è una questione di sistema. (…) La Figc mi ha contattato, ma c’è conflitto di interessi fra la Nazionale e il club. (…) Con Tavecchio non ho alcun problema, ma non ho avuto contatti con lui”.

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