Di comportamenti provocatori durante le partite di calcio se ne sono visti a dozzine: le carriere di icone del “fenomeno dannato” come Paul Gascoigne o George Best sono state infatti costellate di gesti a dir poco censurabili, sia dentro che fuori dal campo. Ed in tempi recenti, professionisti come Joey Barton (celebre per le risse, per gli interventi da codice penale nel rettangolo da gioco e per aver spento un sigaro nell’occhio di un compagno di squadra) e Mario Balotelli, hanno contribuito a mantenere solido il legame tra il mondo del calcio ed i comportamenti al limite dell’eccesso.
Ma vedere un calciatore urinare sulla panchina nell’intervallo tra primo e secondo tempo, di fronte a pubblico e giocatori ammutoliti ed interdetti, ha senz’altro del clamoroso. Autore del gesto è stato il 17enne Patrick Giulianelli, militante tra i semiprofessionisti di Serie D tra le fila della Sammaurese. Nel referto si può infatti leggere che il ragazzo sabato scorso: “Ha urinato nei pressi della panchina con atteggiamento plateale e visibile a tutti gli spettatori”.
Per questa ragione Patrick è stato squalificato per cinque giornate di campionato “[…] in ragione del contegno della condotta posta in essere in spregio al pubblico pudore, ed al sentimento di pubblica decenza”. Nonostante i numerosi testimoni, però, la Sammaurese ha subito preso le difese del “giocatore incedente ed impudico”, e lo ha fatto proprio attraverso le parole del suo presidente Cristiano Protti.
Il patron della Sammaurese ha infatti risposto così alla decisione della Lega calcio dilettanti di fermare il giocatore per 5 giornate: “E’ un ragazzino di 17 anni. È il primo anno che viene convocato in prima squadra, ha commesso una ingenuità e purtroppo è arrivata una squalifica esagerata e non si guardano altre situazioni pericolose dentro il terreno di gioco. È stato giustamente espulso dal campo e squalificato, ma secondo me si è esagerato”.
“Se lo avesse fatto un giocatore esperto che conosce il regolamento-ha continuato Protti-sarei d’accordo, ma un ragazzino di 17 anni che lo fa in modo ingenuo, pur sbagliando, mi sembra una punizione eccessiva. A chi commette falli cattivi e malintenzionati non si danno mai cinque giornate di squalifica”. Lo stesso giocatore si è detto dispiaciuto per l’episodio, che gli varrà ora un mese e mezzo di stop.