Che Kevin Prince Boateng non fosse più il giocatore ammirato nel primo anno di Milan, era chiaro un po’ a tutti. Anzi, secondo molti il vero Boateng non sarebbe quello del Milan, quanto piuttosto quello visto allo Schalke 04: un giocatore normale, con lampi di classe non banali, ma comunque nella media e comunque sempre più rari. Insomma, del giocatore che festeggiava lo scudetto del Milan con un moonwalk da manuale si sono perse ormai le tracce, e da diversi anni ormai.
Ma, a giudicare da quello che sta succedendo allo Schalke 04, a Boateng viene contestato lo scarso impegno in campo e durante gli allenamenti, e non le (mediocri) prestazioni in campo. Così, a 2 giornate dal termine del campionato, Boateng viene cacciato via dalla squadra. Il giorno dopo la sconfitta col Colonia, il club allenato da Di Matteo è scivolato infatti al 6° posto, e rischia di essere superato dai rivali storici del Borussia Dortmund, ora distante solo 3 punti, che scavalcandolo gli toglierebbe l’ultimo posto utile per la qualificazione all’Europa League. E un anno senza coppe, per lo Schalke, sarebbe un vero e proprio fallimento: diverso il discorso in Champions, dove la squadra di Di Matteo aveva fatto tremare il Real Madrid, battendolo 4-3 al Bernabeu. Ma le prestazioni non vanno a bilancio, e così in casa Schalke hanno pensato bene di porre dei rimedi estremi.
Sul sito dello Schalke si legge: “Il direttore sportivo Horst Heldt aveva annunciato che ci sarebbero state conseguenze alla sconfitta col Colonia, e la prima decisione è arrivata: Kevin Prince Boateng e Sidney Sam sono stati licenziati con effetto immediato. Marco Höger è sospeso dagli allenamenti fino a sabato”. Lo stesso Heldt, dopo la partita, aveva annunciato che “chi non si impegna può anche non presentarsi agli allenamenti“. Detto, fatto: in Germania non si va certo per il sottile, e Boateng è ora ufficialmente disoccupato.