Sono due le finali in programma per il Barcellona, per provare l’assalto al secondo triplete della loro storia, stabilendo così un’invidiabile record: sabato c’è l’Athletic Bilbao ma, soprattutto, quello dopo c’è la finale di Champions con la Juve. L’entusiasmo dei tifosi è alle stelle: eppure, sono diversi i problemi in casa blaugrana.
A partire dall’infermeria, con Mathieu e soprattutto Suarez che rischiano qualcosina per la finale di Coppa del Re contro i baschi, anche se nelle ultime ore sembra proprio che ci siano stati dei netti miglioramenti per quel che riguarda l’attaccante uruguaiano che, salvo defezioni dell’ultim’ora, dovrebbe essere titolare nella sfida col Bilbao. Prosegue la preparazione in vista della sfida con il Bilbao: sulla carta, senza storia (i 39 punti di distacco in campionato non possono essere figli del caso), ma in una finale secca, come continuano a ripetere anche dall’ambiente juventino, può succedere di tutto o quasi. Mai sottovalutare, inoltre, lo spirito dei baschi, che è una squadra grintosa ed orgogliosa, che si esalta nelle sfide più difficili (chiedere al Napoli per avere informazioni).
Saranno le ultime due apparizioni di Xavi (sempre che Luis Enrique decida di schierarlo in campo), un vero e proprio monumento a Barcellona e dintorni. Siamo sicuri che l’addio del centrocampista blaugrana darà un’ulteriore spinta al Barcellona per tentare l’impresa: secondo voci provenienti dalla Francia, prima del possibile approdo in Qatar, il PSG starebbe tentando il centrocampista blaugrana; difficile, comunque, che l’operazione vada in porto.
E poi vengono le questioni ‘dolorose’. Innanzitutto, il durissimo attacco di Dani Alves, che in conferenza stampa dice: “Fino a sei mesi fa non volevano rinnovarmi il contratto. Poi quando è arrivata la sentenza della FIFA che gli impedisce di comprare sono venuti a chiedermi di firmare. Però a loro prezzo. Penso di meritare più rispetto. Col Barça ho quasi chiuso”. E, incredibile ma vero, è incerto anche il futuro di Luis Enrique, su cui il presidente Bartomeu ha preferito glissare alle domande dei giornalisti. Insomma, non il massimo prima di una finale di Champions.