Anche Artem Dovbyk dopo una non lunghissima trattativa è sbarcato nella capitale; il gigante ucraino, giunto all’aeroporto di Ciampino con un volo privato, si unisce ai nuovi acquisti della Roma. Durante il viaggio era accompagnato dal suo agente e a rappresentare la Roma c’erano: l’ad Lina Souloukou e il ds Ghisolfi.
La Roma per quanto riguarda il mese di Luglio è stata la regina del calciomercato. Dopo l’arrivo del centrocampista Enzo Le Fee e dopo l’acquisto dell’esterno d’attacco Matias Soulè, ecco l’arrivo del numero 9, è stato ingaggiato il centravanti del Girona Artem Dovbyk. La Roma, bonus inclusi, per acquistare le prestazioni sportive del gigante ucraino (per lui garantisce anche una leggenda del Calcio, il connazionale Sevcenko) ha speso complessivamente 36 milioni di euro.
Il calciatore firmerà, superate le visite mediche, un contratto dalla durata di cinque anni. Artem Dovbyk a livello tattico potrebbe rivelarsi una preziosa pedina nel 4-3-3 di Daniele De Rossi. Il calciatore da tempo voleva soltanto la Roma e lo ha fatto capire sia al suo agente che ai titolari del suo cartellino, il Girona appunto. Per lui c’era stata la possibilità di accasarsi all’Atletico Madrid di Simeone ma poi questa trattativa si è poi arenata.
Dovbyk, classe 1997, è il tipico centravanti di sfondamento, è un 9 puro. E’ alto quasi 190 cm e di piede è mancino, per le caratteristiche fisiche e per alcune sue movenze alcuni lo hanno già paragonato ad un altro grande 9 della Roma, Edin Dzeko. Lo scorso anno Artem è stato veramente formidabile e con la maglia del Girona ha messo a segno 24 reti in 36 partite, questo gli ha consentito di diventare il capocannoniere della Liga.
Il suo arrivo dovrebbe ora sbloccare la cessione dell’inglese Abraham al Milan, i rossoneri sembrano intenzionati ad acquistarlo e Fonseca sembra puntare forte su di lui per affiancarlo a Morata nel reparto offensivo rossonero. La Roma comunque non conclude qui le operazioni di calciomercato, la squadra giallorossa deve rafforzare le fasce e a tal proposito si è fatto anche il nome di Calabria.