Antonio Cassano ha fatto decisamente spettacolo durante lo show televisivo Tiki-Taka, presso il quale è stato ospite lunedì sera in seconda serata. Il calciatore, tra le varie dichiarazioni fatte nel corso dello show, ha affermato che la Juventus aveva dimostrato interesse verso di lui questo gennaio, ma che non c’è stato niente di fatto, anche perché secondo lui per stare nel team bisogna essere inquadrati, e a detta dello stesso calciatore “io non sono un soldatino“.
Il calciatore 32enne è libero da quando ha lasciato il Parma, in evidenti difficoltà economiche, ad inizio anno, e pare che la Juventus avesse approfittato della finestra invernale per fare un’offerta per il giocatore, secondo quanto rivelato da Cassano.
“Mi hanno contattato a gennaio, quando stavano per vendere Giovinco, mi voleva Paratici“, ha affermato Cassano durante la trasmissione di Italia 1 presentata da Pierluigi Pardo. “Aspettavano la vendita di Giovinco, poi non so cosa sia successo“, continua a raccontare.
Antonio non avrebbe dubbi, nel caso in cui la squadra ci ripensasse. “Direi di si a questa Juventus ora“, ha affermato, nonostante le numerose critiche mosse alla squadra, “solo perché c’è Massimiliano Allegri come allenatore lì, e sa come gestire i giocatori, non ti chiede solo di correre su e giù per la stessa carreggiata”
Antonio ha anche detto, sempre riguardo ad Allegri: “E’ bravo, è stato massacrato quando è arrivato, ma ora sta ottenendo risultati migliori di Antonio Conte.” La sua frase non è però da prendersi come un attacco a Conte, visto che il giocatore 32enne ha subito chiarito: “Detto questo, penso che Conte abbia costruito un impero nel corso degli ultimi tre anni, quindi se sono arrivati alla finale della Champion’s League parte del merito va sicuramente anche a lui.”
Pur affermando di non amare la squadra, Cassano ha comunque fatto i complimenti alla Juve per i risultati conseguiti, riconoscendo: “hanno meritato di vincere“.
Cassano è attualmente libero da quando ha lasciato il Parma il 26 gennaio 2015, il giorno dopo la sconfitta 1-2 con il Cesena ed uno scontro con gli ultras. Il giocatore all’epoca affermò, sempre durante Tiki-Taka, che il club non lo pagava dal luglio del 2014, e che per questo aveva deciso di rescindere anticipatamente il contratto.