Andrea Pirlo, giocatore di vecchia data nella squadra del Milan e della Juventus, ha confermato che a dicembre, mese in cui scade il contratto con il New York FC, si ritirerà, quasi per certo, dal calcio.
Il giocatore italiano in un’intervista pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, confida che da mesi ha male al ginocchio destro. “Dove c’è la rotula non ho più la cartilagine”. Con l’occasione della Juve in tournée a fine luglio, si è fatto vedere anche dal medico che segue la squadra: non c’è nulla, o poco da fare.
A causa dell’infortunio è rimasto più volte in panchina durante la sua terza stagione in Mls, e anche quando poteva giocare si è ritrovato seduto là: su 32 gare ha fatto 15 presenze e due assist. Nel campionato precedente, in cui era titolare della squadra, non aveva mai saltato un match. Consapevole che la stagione del calcio nella sua vita stia cambiando colore, Pirlo serenamente osserva: “Vanno in campo i più giovani, Herrera e Ring. A 38 anni è giusto dare spazio ai ragazzi. No, non sono arrabbiato. Anzi do una mano agli altri e all’allenatore“.
L’ex azzurro continua spiegando che ci si rende conto da soli quando arriva il momento di smettere: “Ogni giorno hai problemi fisici, non riesci più ad allenarti come vorresti perché hai sempre qualche acciacco”. Molti dei suoi ex compagni sono già in panchina, vengono citati Nesta, Inzaghi, Gattuso, Shevchenko, a cui Pirlo aggiunge Grosso, Cannavaro, Brocchi, Zambrotta, Oddo. “Ormai tutti”, afferma il calciatore.
Il futuro per l’ex regista della Nazionale e campione del Mondo 2006 non è ancora chiaro. Intanto pensa di rientrare in Italia a dicembre, poi si prenderà del tempo per pensare e decidere. Resta sempre quella domanda di sottofondo a Pirlo: se pensa ad allenare. Risponde: “Non è detto che siccome sei stato un buon giocatore puoi farlo. Devi essere predisposto e avere la prova del campo. Deve scattarti la scintilla. A me non è ancora scattata“.