Andate a zappare. Il Cittadella lo fa sul serio. Per una buona causa

Di solito, i tifosi sono soliti commentare le cattive prestazioni dei loro beniamini con un invito "a zappare". I giocatori del Cittadella, squadra di serie B, hanno preso l'appello sul serio, nonostante il loro bel campionato, per una buona causa. Ecco quale.

Andate a zappare. Il Cittadella lo fa sul serio. Per una buona causa

Quando la propria squadra va male, si sa, i tifosi non perdonano, e protestano. A volte in modo esagerato, a volte – scuotendo la testa, e alzando la mano – con un semplice ma feroce “andassero a zappare” (in quanto, si presuppone, braccia rubate all’agricoltura). Di solito, i giocatori – proprio sulla base di queste offese – tirano fuori l’orgoglio, e salvano la stagione. Ebbene, quella del Cittadella, squadra si serie B, va benissimo: eppure, i suoi giocatori si sono davvero messi a zappare, ma per una buona causa.

Nei giorni scorsi, infatti, tutti i giocatori agli ordini di mister Roberto Venturato – nonostante un campionato esaltante che, attualmente, li vede 5° nella classifica di serie B – hanno deciso di impugnare “zappe, motoseghe, e rastrelli, per dare una mano al Comune che li ospita, al fine di riqualificare l’antica cinta muraria fortificata.

Ecco, quindi, che il 24enne portiere del club, Alberto Andrea Paleari, ha immortalato i propri compagni nel mentre si rendevano utili, proprio nell’attività di pulizia e riqualificazione delle fortificazioni cittadine, sui passi del “Camminamento di Ronda” che, in epoca antica, veniva usato dai soldati della città per vigilare sui dintorni, protetti dalle merlature delle mura.

Alcuni dei suoi colleghi apparivano un po’ goffi, mentre altri – sorprendentemente – sembravano esser nati per una mansione del genere, dato che la eseguivano con perfetta perizia, ed impegno: a tal punto che, nel commento in calce alla foto, il Paleari – sul suo profilo Instagram – ha simpaticamente fatto osservare come, finalmente, si fosse trovato il lavoro giusto per alcuni di loro. Salvo poi concludere che l’uso di questi strumenti, citati poc’anzi, costituisce davvero una fatica: chissà che non se ne ricordino quando mister Venturano chiederà loro un carico extra in fase di allenamento…

Nel frattempo, proprio grazie a quest’intervento – che sui social è diventato virale in poco tempo – le mura cittadine (edificate intorno al 1220 per proteggere la città dalla nemica Castelfranco Veneto) risultano nuovamente ripristinate in tutto il loro splendore, pronte per la visita dei cittadini che, constatato anche di persona l’avvio di questa simpatica iniziativa, hanno tributato il giusto plauso ai loro beniamini. Da oggi ancora più tali, con buona ragione. 

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