Alessandro Pighi, il portiere senza un braccio. L’incredibile parata a tre minuti dal 90esimo

Alessandro Pighi, un uomo di 34 anni con un braccio amputato, è il protagonista di un'impresa straordinaria durante una partita di calcio di terza categoria.

Alessandro Pighi, il portiere senza un braccio. L’incredibile parata a tre minuti dal 90esimo

In una domenica pomeriggio che sembrava destinata a passare inosservata nel panorama calcistico di terza categoria, Alessandro Pighi, 34 anni, ha trasformato una partita di calcio in un racconto epico di resilienza e spirito sportivo.

Con un handicap significativo, l’amputazione di un arto avvenuta quasi un decennio fa, Pighi non si è mai tirato indietro. Anche se di ruolo difensore centrale, la sua abilità nel difendere la porta non è passata inosservata, tanto da essere il portiere titolare della nazionale italiana amputati.

Il match tra il Valdadige e il Vetta stava procedendo senza reti, e un imprevisto ha messo a dura prova la squadra di casa: entrambi i portieri titolari sono usciti dal campo per infortunio. Con il risultato fermo sullo 0-0 e la tensione che aumentava, il mister del Valdadige si è trovato a dover prendere una decisione cruciale. La scelta è caduta su Pighi, che nonostante il suo handicap, ha accettato senza esitazione la sfida di difendere la porta nelle ultime battute del gioco.

Dopo un rapido riscaldamento e alcuni interventi rassicuranti, Pighi ha compiuto quello che molti ora chiamano un “miracolo sportivo“. A soli tre minuti dal fischio finale, ha eseguito una parata spettacolare, tuffandosi verso l’angolo alto della porta per deviare una punizione che sembrava destinata a infrangere i sogni del Valdadige. Il suo volo sul sette ha sigillato il risultato sullo 0-0, una dimostrazione di abilità e coraggio che ha suscitato ammirazione e stupore tra i presenti.

Il gesto di Pighi non è solo una testimonianza della sua bravura come atleta, ma è anche un simbolo potente di quanto l’inclusività e la determinazione possano fare la differenza nello sport. “Quanta felicità al 90“, ha esclamato lui stesso al termine della partita, con un sorriso che illuminava il campo più delle luci dello stadio. La storia di Alessandro Pighi è un promemoria potente e ispiratore di come gli ostacoli possano essere trasformati in opportunità.

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