La notte dei playoff Nba ‘annulla’ i risultati di gara-1 dei quarti di finale, con Atlanta e Memphis che riequilibrano la serie. Se per gli Hawks il pareggi della serie era un risultato preventivabile, la vittoria dei Grizzlies sui Golden State Warriors ha rappresentato una grossa sorpresa: i favoriti di questa stagione non perdevano in casa addirittura dal 27 gennaio, e di certo in pochi si sarebbero aspettati questo risultato.
Partiamo dalla vittoria degli Atlanta Hawks sui Washington Wizards. Alla Philips Arena la squadra di casa approfitta della pesante assenza di John Wall, alla fine risultata determinante nella sconfitta dei Wizards per 106-90. Come detto, i Wizards si presentano senza la sua stella, John Wall, fermato da un problema al polso, ma resta comunque in partita fino alla fine. Parte forte Atlanta, ma le triple di Beal, Pierce e Porter lasciano in scia i Wizards, che all’intervallo lungo si trovano comunque a -7. Nella ripresa, ci pensa Ramon Sessions (top scorer dei Wizards con 21 punti), il sostituto di Wall, a rimettere in partita Washington, con Porter che porta addirittura sul 71-71 il match, con una tripla dall’angolo. Nel quarto periodo, però, Atlanta rimette a posto la partita con l’allungo decisivo, fino alla quarta tripla di Kyle Korver, che porta Atlanta al 98-88 a tre minuti dalla fine, che mette di fatto in cassaforte il match.
La grande prestazione di Mike Conley (22 punti per lui), permette invece ai Memphis Grizzlies di violare l’Oracle Arena, conquistando una clamorosa vittoria ad Oakland. E’ lui, al rientro dopo 3 gare di stop, a firmare il +9 del primo periodo perfetto dei Grizzlies, che chiudono poi sul 22-28. Gli ospiti sono sempre avanti, complici le pessime percentuali di Stephen Curry, che non ha festeggiato nel migliore dei modi il titolo di MVP della stagione. All’intervallo, Memphis è sul +11, e il terzo periodo si chiude sul +10. Tutti i tentativi di rimonta del quarto periodo vengono sedati dagli avversari, con la tripla di Conley che chiude definitivamente i conti.