Alle 19:00 ora italiana si disputa al TD Garden di Boston il quarto atto del primo turno di Playoff NBA di Eastern Conference tra Boston Celtics e Cleveland Cavaliers, con i padroni di casa, in svantaggio per 3-0 nel computo totale della serie, all’affannosa ricerca di una vittoria che riaprirebbe uno scorcio di speranza.
Cleveland parte subito forte, catturando numerosi rimbalzi offensivi con le conseguenti seconde opportunità di tiro, che costringono il Coach dei Celtics, Brad Stevens, al timeout dopo appena due minuti di gioco. I Cavaliers si portano sul +9 a metà quarto, ma poco dopo Kelly Olynyk fa a sportellate con Kevin Love per catturare un rimbalzo, aggrappandosi al braccio dell’avversario e causando la lussazione della spalla sinistra del giocatore di Cleveland che corre subito verso gli spogliatoi, terminando la sua gara in netto anticipo. È una delle scintille che accendono la gara.
I Cavs mantengono il controllo del match, grazie anche all’imprecisione al tiro dalla media e dalla lunga distanza delle guardie di Boston, Isaiah Thomas e Evan Turner, che concluderanno la prima metà di gioco con un misero 0/11. Ma poco prima della fine del secondo quarto, un altro episodio infuoca la gara: il lungo di Cleveland, Kendrick Perkins mette deliberatamente le mani in faccia a Jae Crowder durante un tentativo di blocco per James, scatenando un accenno di rissa all’interno del parquet. Gli arbitri sono indulgenti e anziché per l’espulsione diretta optano per il flagrant foul, ossia il fallo antisportivo, con i conseguenti tiri liberi e possesso palla per i Celtics. Ma Cleveland piazza un parziale di 14-4 e chiude l’intervallo lungo avanti con il punteggio di 57-36.
Nel terzo quarto la gara raggiunge il suo climax con un altro episodio di scorrettezza e cattiveria: la vittima è ancora una volta il malcapitato Crowder che questa volta si becca un colpo violento al volto da parte dell’ala dei Cavaliers, J.R. Smith; Crowder è costretto a lasciare il parquet, infortunatosi al ginocchio nella caduta, mentre per Smith viene decisa l’immediata espulsione. L’evento sembra scuotere finalmente i Celtics che tentano la reazione d’orgoglio con un parziale di 14-2 che riduce lo scarto a 9 lunghezze.
Ma nel quarto periodo i Cavaliers riconquistano le redini, con le giocate di Lebron James, top scorer dell’incontro con 27 punti, e Kyrie Irving che ne mette a referto 24. Shumpert e Thompson danno il loro apporto alla gara costruendo il +15 per Cleveland quando il cronometro segna meno di 5 minuti di gioco dal termine.
I Celtics non mollano fino alla fine e complici le palle perse nell’ultimo minuto di gioco dai Cavs accorciano il divario. Negli ultimi minuti di gioco si vede in campo il nostro Gigi Datome che va a segno attaccando il canestro in penetrazione e proprio sulle sue falangi Boston affida la tripla che porterebbe la sua squadra sul -3 con 30 secondi ancora da giocare. Ma le speranze dei Celtics si infrangono sul ferro. Cleveland vince l’incontro 101-93 e la serie con un prepotente 4-0, avanzando verso le semifinali di Conference.