NBA, verso la stagione 2018-2019. Los Angeles Clippers: rivoluzione per tornare a splendere

I Los Angeles Clippers, tra la fine del mercato di febbraio e quello attuale, hanno totalmente cambiato pelle. Da Teodosic a Bradley, Gallinari e Gortat per riconquistare i playoff persi la scorsta stagione.

NBA, verso la stagione 2018-2019. Los Angeles Clippers: rivoluzione per tornare a splendere

Nell’ultimo semestre appena trascorso, i Los Angeles Clippers hanno mutato fortemente pelle. Dalla squadra fondata sulle guardie tiratrici e sulle “twin towers” Griffin e Jordan, la parte losangelina in bianco e blu ha rivoluzionato la squadra. Non c’è un vero uomo franchigia in questo momento, anche se gli indiziati non mancano.

Coach Doc Rivers può trovare la guida della sua squadra tra almeno quattro elementi di spessore: Milos Teodosic, fenomenale playmaker serbo, miglior Sesto Uomo dell’anno nella sua stagione di esordio in NBA; Avery Bradley, guardia dall’intensità difensiva mostruosa; Danilo Gallinari, la nostra talentuosa ala piccola, che però dovrà dribblare gli infortuni che ne stanno condizionando la carriera; Marcin Gortat, il centro polacco arrivato ai Clippers con lo scambio di Austin Rivers ai Wizards.

Effettivamente, anche da questa cessione appena citata, passa la rivoluzione losangelina biancoblu: DeAndre Jordan, dopo dieci anni, non fa più parte della squadra, andato ai Mavericks, Blake Griffin è stato scambiato lo scorso anno con i Pistons per Avery Bradley, l’ala grande Tobias Harris (il probabile titolare che completa il quintetto) e Boban Marjanovic, poderoso centro tanto quanto povero di tecnica.

Il draft aggiunge tre pezzi alla scacchiera dei Clippers: il n.11 è Shai Gilgeous-Alexander, playmaker giovane e potenzialmente interessante sfornato da Kentucky. A fargli concorrenza arriva un altro giovane play, il n.13 Jerome Robinson, mentre sono stati acquisiti i diritti per eventualmente integrare nella rosa Vladimir Veremeenko, pescato addirittura dal Draft 2006.

Gli altri acquisti, oltre a Gortat, sono rappresentati da Johnathan Motley, acquisito dai Mavericks dopo una discreta stagione da ala piccola, Mike Scott, altra ala piccola, più tiratrice e meno difensiva di Motley, e l’ala grande Luc Mbah a Moute, esperto camerunense ex Rockets. Il giocatore ancora libero da contratto, in free agency, è Tyrone Wallace.

Oltre a Jordan e Rivers, dai Clippers se ne sono andati Sam Dekker, volato ai Cavaliers, e C.J. Williams, con il contratto strappato. In totale il tetto salariale ha trovato respiro con le cessioni di Jordan e Rivers, nonché con quella di Griffin a febbraio, importando più giocatori utili in questa stagione. In panchina troviamo un potenziale sesto uomo del prossimo anno, Lou Williams, che ha disputato la sua migliore stagione in età matura, e il suddetto Marjanovic, per il resto giocatori dal rendimento enigmatico e di spessore sufficiente o mediocre.

Per la squadra di coach Rivers la lotta per la posizione playoff è possibile, se si riuscirà a trovare in fretta un’amalgama tra i tanti nuovi giocatori. Bisognerà lottare con tante squadre, i primi posti appaiono prenotati, ma rimangono posizioni almeno dal 5 all’8 per la postseason molto allettanti. Gli infortuni da evitare ed il fattore di vittoria nelle sfide che contano sono i punti salienti con i quali conquistare un’eventuale postseason.

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