NBA, verso la stagione 2018-2019. Dallas Mavericks, alla carica tra esperienza e gioventù

I Dallas Mavericks hanno tutte le intenzioni di cancellare le scorse due ultime stagioni: con gli innesti di esperienza e con un draft dal buon potenziale si tenta di rimanere in gioco per i playoff almeno fino all'ultima settimana di gare.

NBA, verso la stagione 2018-2019. Dallas Mavericks, alla carica tra esperienza e gioventù

La nuova stagione dei Dallas Mavericks deve essere vista come un punto di risalita dopo la difficile annata appena trascorsa. Tutto quello che accade nella franchigia texana in blu passa dall’incrocio tra esperienza e gioventù, come le prime certezze della rosa: l’eterno Dirk Nowitzki, alla sua ventunesima stagione (tutte in maglia Mavs) ed il proromplente Dennis Smith Jr., playmaker rapido, veloce e dalle ottime statistiche.

Il draft rende bene l’idea di quanto i Mavericks possano crescere: prima di tutto c’è Luka Doncic, scelta numero 3, guardia giovane, forte e con esperienze nel Real Madrid, in Spagna: sono in tanti a vederlo con il premio di Rookie Of The Year (miglior esordiente) a fine anno. Altri pezzi di buona caratura sono il play Jalen Brunson (n. 33), che ha giudato Villanova a vincere il titolo NCAA, l’ala grande Ray Spalding (n. 56), dal forte impatto difensivo, e Kostas Antetokounmpo (n.60), ala grande greca, fratello di Giannis Antetokounmpo, la stella dei Milwaukee Bucks.

Il mercato in ingresso bilancia questa tanta freschezza ed inesperienza con giocatori che hanno calcato a lungo i parquet della NBA: il grande colpo è stato DeAndre Jordan, il poderoso centro dominante in difesa, che ha lasciato i Clippers dopo dieci anni, un perno importante per la squadra di coach Carlisle. Assieme lui arrivano l’espero playmaker Devin Harris e Ding Yanyuhang, ala piccola 24enne cinese con esperienze in vari contesti e campionati.

Tante le cessioni che hanno permesso ai Mavs di muovere il proprio mercato e di dare aria al bilancio: la più pesante è senza dubbio quella di Yogi Ferrell, guardia di classe che va ai Sacramento Kings, mentre Seth Curry, playmaker, ha firmato con i Trail Blazers. Meno pesanti dal punto di vista tattico le uscite di Kyle Collinsworth (lasciato libero), Doug McDermott (ai Pacers), Johnathan Motley (ceduto ai Clippers) e Nerlens Noel (ai Thunder).

La rosa dispone già di giocatori di indubbio valore, come la guardia Wesley Matthews, l’ala piccola Harrison Barnes, il versatile JJ Barea e l’atletico centro Dwight Powell. Completano la rosa Dorian Finney-Smith, Jalen Jones, Maxi Kleber e Salah Mejri. Unico giocatore in free agency ex-Mavericks è Aaron Harrison, in cerca di una difficile conferma.

In tutto questo, Rick Carlisle punta a trovare la quadra: la squadra senza dubbio dispone di talento ma che deve amalgamarsi molto di più di quanto mostrato lo scorso anno e sappia risollevarsi nei momenti difficili. La Western Conference quest’anno vede tante squadre meglio piazzate dei Mavs, i quali dovranno dare sempre il massimo e puntate sulle sventure altrui per rimanere in corsa fino all’ultima settimana di gare per qualificarsi ai playoff, fatto che non è per niente scontato.

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