Con la vittoria per 102 a 94 sui Washington Wizards, i Golden State Warriors hanno già raggiunto – con ben otto partite ancora da giocare – il record di vittorie ottenuto lo scorso anno (67 vittorie e 15 sconfitte) che è poi stato coronato con la vittoria dell’anello a fine stagione.
Ora l’obiettivo è quello di raggiungere almeno la quota di 73 vittorie, la quale servirebbe a superare l’incredibile record ottenuto dai Chicago Bulls nella stagione 1995-1996 in cui questi ultimi conclusero la stagione con 72 vittorie e 10 sconfitte, trascinati da Michael Jordan, Scottie Pippen e Steve Kerr. Ora Steve Kerr si trova sulla panchina dei Golden State Warriors e prova a battere il record che ottenne da giocatore in quella stagione con altri protagonisti, Stephen Curry, Klay Thompson e Draymond Green. Adesso analizziamo cosa potrebbe frapporsi fra i Warriors e la riuscita dell’impresa.
I Warriors hanno fino ad ora collezionato 68 vittorie e 7 sconfitte, con 7 incontri ancora da disputarsi: di questi ne giocheranno cinque in casa e due in trasferta; di queste sette partite, due sono contro i San Antonio Spurs, la franchigia che attualmente ha il secondo miglior record della lega ed i rivali per la conquista di un posto in finale nella Western Conference. La prima partita si svolgerà in casa contro i Boston Celtics, poi sempre in casa affronteranno i Portland Trail Blazers, i Minnesota Timberwolves ed i San Antonio Spurs, successivamente andranno in trasferta in casa dei Memphis Grizzlies e degli Spurs ed infine giocheranno l’ultima in casa contro i Grizzlies.
Un calendario che risulta più facile nelle prime tre sfide e molto complesso nelle ultime quattro, che potrebbe consentire ai Warriors di raggiungere le 73 vittorie in stagione nel caso continuino a mantenere questo stato di forma che mantengono dall’inizio della stagione, ma che potrebbe culminare nel finale anche con qualche sconfitta di troppo e la non riuscita dello stabilire il nuovo record: un vero peccato per una squadra che gioca un grandissimo basket e che ha già infranto molti altri primati sia a livello personale che di team.