NBA anteprima 2019-2020, Sacramento Kings: più consapevoli di compiere il passo in più che vale la postseason

I Kings pochi mesi fa hanno mancato di poco l'auspicato ritorno ai playoff. La squadra di questa stagione, nei suoi punti di forza, è la stessa ed è più consapevole e forte per tentare il nuovo assalto alla postseason.

NBA anteprima 2019-2020, Sacramento Kings: più consapevoli di compiere il passo in più che vale la postseason

I Sacramento Kings restano, tuttora, la squadra NBA che manca i playoff da più tempo, dal 2006: tredici stagioni a bocca asciutta e piene di delusioni ad ogni giro del pianeta. Fino allo scorso anno, quando la squadra in viola è stata in lizza per tre quarti di stagione, per poi cedere nelle partite conclusive. In effetti un gruppo molto interessante sta crescendo, con il playmaker De’Aaron Fox nuova stella sempre più brillante ed il completo Buddy Hield, guardia con ancora margini di crescita.

Nonostante il buon lavoro compiuto, l’ex allenatore Dave Joerger è stato esonerato ed al suo posto è stato assunto coach Luke Walton, con due anni di esperienza poco brillanti alla guida dei Lakers. Le sue idee sono più compatibili per applicarle a questo gruppo, e con lui arrivano giocatori sia da crescere che di esperienza: Trevor Ariza è ala piccola di talento e di lunga esperienza, forse al suo ultimo anno da professionista. Cory Joseph è un’ottima guardia reduce da buone stagioni ad Indiana, Dewayne Dedmon, altro giovane, sarà il centro di riferimento dei Kings.

Richaun Holmes, ala grande, troverà spazio nelle rotazioni, con Tyler Lydon, ala piccola, che cerca di trovare più spazio, quello non trovato a Denver. Il draft 2019 accompagna nella capitale californiana tre prospetti del secondo giro: il n. 40 Justin James, guardia da crescere giunta dall’università del Wyoming. Il n. 55 è Kyle Guy, altra guardia proveniente da Virginia. Con il n. 60 entra in rosa Vanja Marinovic, altra guardia ex Partizan Belgrado. Tutti e tre dovranno convincere coach Walton ad inserirli nella rosa di inizio stagione, per loro è pronta la G League.

Le uscite di mercato non sono sanguinose né peggiorative, se si esclude Willie Cauley-Stein, centro che ha firmato con i Golden State Warriors. Per l’apporto minimo offerto, invece, Alec Burks, Frank Mason e B.J. Johnson non faranno sentire mancanza tra i giocatori in viola. Rimangono rifirmabili, con qualche possibilità, Kosta Koufos, Corey Brewer e Troy Williams.

I giocatori protagonisti della buona annata passata rimangono: Harrison Barnes, ala piccola al settimo anno in NBA, così come Marvin Bagley III, al secondo anno, sarà la scelta primaria come ala piccola. Con centro Dedmon, playmaker Fox e guardia Hield, Nemanja Bjelica sarà una opzione come ala grande, mentre Bogdan Bogdanovic è uno dei talenti più in crescita, prima alternativa in posto 2. Yogi Ferrell sarà il play di riserva, con Caleb Swanigan e Harry Giles III ultimi nella panchina dei Kings.

Il gruppo è già ben cementato sui suoi capisaldi e dovrebbe entrare in rodaggio in fretta rispetto ad altre squadre; la prima parte della regular season sarà quindi ancora più importante che negli anni scorsi, per trovare le vittorie quando gli altri cercano ancora gli equilibri. Raggiungere una delle posizioni più basse dei playoff non è impossibile per Sacramento, bisogna solo crederci.

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