NBA anteprima 2019-2020, Cleveland Cavaliers: risorse al lumicino per risalire la china

Non cambieranno di molto i Cleveland Cavaliers e, di conseguenza, difficile pensare di migliorare i pessimi risultati della scorsa stagione. Un Kevin Love al massimo ed un Collin Sexton di qualità saranno sufficienti a far risuscitare i cavalieri?

NBA anteprima 2019-2020, Cleveland Cavaliers: risorse al lumicino per risalire la china

I Cleveland Cavaliers cominceranno la stagione che partirà ad ottobre più o meno da dove erano arrivati lo scorso aprile, con una mancata qualificazione ai playoff arrivata già a metà marzo e con un gioco tra i più deficitari e sconfortanti di tutta la lega. Collin Sexton, il giovane playmaker al secondo anno, è destinato a diventare il nuovo uomo franchigia nel prossimo futuro, con la sua classe e la sua visione di gioco.

Con il draft entrano in rosa tre prospetti: il n. 5 Darius Garland, playmaker di valore arrivato da Vanderbilt, portà con sé ottime statistiche dal college e la dirigenza punta su di lui per giocare in sostituzione proprio di Sexton oppure rimanendo sul parquet insieme a lui, nel ruolo di guardia. La scelta n. 26 è Dylan Windler, un’ala piccola dal buon rendimento complessivo, mentre con il n. 30 giunge in Ohio Kevin Porter Jr., guardia su cui cercare di puntare come possibile sostituto di altri giocatori della rosa.

In ingresso, per il momento, non c’è nessuno, né dai free agent, né dagli scambi con altre squadre. In uscita lascia la squadra J.R. Smith, il cui contratto è stato strappato, lasciandolo libero di scegliere la sua prossima destinazione. Anche le partenza di David Nwaba e di Cameron Payne sono delle perdite consistenti per la già frammentaria rosa dei Cavs, infine Deng Adel ha scelto i Brooklyn Nets; Channing Frye si è ritirato.

Sono ancora liberi da contratto, e potranno eventualmente tornare ad indossare la casacca dei Cavaliers, la guardia Nik Stauskas, l’ala piccola Jaron Blossomgame e l’ala grande Marquese Chriss. Sotto contratto rimane Kevin Love, il centro dalle grandi percentuali dalla distanza e che garantisce molti rimbalzi, ancora intento però a decidere il proprio futuro. Tristan Thompson è un altro ex vincitore dell’anello 2016 e rimane per partire dalla panchina come ala grande.

Possibili e complementari pezzi per i due giovani Sexton e Garland sono il playmaker Brandon Knight e la guardia Jordan Clarkson, esperti e sempre in grado di mettere sul parquet le loro abilità. Larry Nance Jr. è l’ala grande titolare, bravo sia in attacco che in difesa, mentre Cedi Osman sarà in campo come ala piccola. Matthew Dellavedova, John Henson ed Ante Zizic sono gli altri che formano la panchina dei vino-oro.

Il lavoro di coach John Beilein sarò uno dei più complessi di tutti quelli che spettano ai suoi colleghi: trovare i giocatori giusti al posto giusto per poter esprimere il miglior basket, dare una difesa solida al team e buone trame di gioco per vincere gare di regular season. A parte le legittime ambizioni di gloria, i Cavaliers di quest’anno sono destinati ad uscire presto dalla lotta per la postseason.

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