Nella notte di lunedì 16 gennaio 2017, il Martin Luther King Day, si sono disputati nove incontri, ma tutta l’attenzione era concentrata sulla sfida di Oakland tra i Golden State Warriors ed i Cleveland Cavaliers, i finalisti della scorsa stagione.
In realtà, della gara c’è poco da dire, perchè è stato un monologo della squadra della baia di San Francisco, e Cleveland si è arresa subito allo strapotere avversario. La gara è terminata sul punteggio di 126 a 91 per i Golden State Warriors.
Passando alle prestazioni individuali, Klay Thompson ha realizzato il maggior numero di punti per i Warriors, mettendo a segno 26 punti e 4 rimbalzi; Kevin Durant ha marcato 21 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, mentre Stephen Curry ha messo insieme 20 punti e 11 assist. Malissimo i Cavaliers, sui quali è inutile soffermarsi anche sulle prestazioni dei singoli, per l’arrendevolezza e la scarsità del gioco messa in campo da LeBron James e compagni: questa sconfitta potrebbe marcare veramente il segno di quanta sia la differenza di forza tra Golden State e Cleveland.
I Los Angeles Clippers sconfiggono gli Oklahoma City Thunder in una partita sempre dominata dai Clippers, che hanno avuto un vantaggio sugli avversari sino a 27 punti sugli avversari, fermando poi il punteggio finale sul 120 a 98. Nei Clippers, J.J. Redick segna 20 punti, mentre DeAndre Jordan mette a referto 19 punti e 15 rimbalzi; nei Thunder, Russell Westbrook mette a segno 24 punti, 5 rimbalzi e 4 assist.
I Boston Celtics sconfiggono i Charlotte Hornets in crisi e vincono pèr 108 a 98, comandando la gara dal secondo tempo in avanti, dove i Celtics non hanno più perso il vantaggio accumulato sugli Hornets, ora in record negativo.
Per Boston, Isaiah Thomas mette a segno 35 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, mentre Al Horford segna 22 punti, 6 rimbalzi e 4 assist.