NBA, 13 gennaio 2018: match clou Raptors-Warriors, vincono i guerrieri

I Golden State Warriors dimostrano la loro forza e con i fatti danno lustro alla loro classe, mettendo in mostra il perché hanno vinto due delle ultime tre edizioni della NBA: Toronto gioca alla grande davanti al pubblico amico, ma non basta.

NBA, 13 gennaio 2018: match clou Raptors-Warriors, vincono i guerrieri

Nella notte della NBA di sabato 13 gennaio 2018 si sono giocate sette partite. I Golden State Warriors vincono il match clou della serata in casa dei Toronto Raptors per 127-125. I Warriors sono superiori nonostante sfidino una delle formazioni più valide dell’intera NBA, ed arrivano a toccare i 27 punti di margine; dal terzo quarto i Raptors tentano la storica rimonta, che non riesce per poco: i Raptors si portano a due punti dal successo solo allo scadere, quindi non hanno avuto mai la reale possibilità di vincere. Nei Warriors Klay Thompson si prende 26 punti e 3 rimbalzi, nei Raptors, autori di una gran bella figura, DeMar DeRozan impera con 42 punti, 5 assist e 3 rimbalzi.

Altra sfida di rilievo è stata quella tra i San Antonio Spurs e i Denver Nuggets, due ottime realtà della Western Conference. Gli Spurs vincono per 112-80 con una condotta impeccabile, mettendo alle corde un avversario che in questa serata è stato troppo presuntuoso sulle proprie possibilità di vincere. San Antonio va a 29 vinte e 15 perse e Kawhi Leonard marca 19 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, nei Nuggets, a 22 vinte e 21 perse, Nikola Jokic segna 23 punti, 9 rimbalzi e 7 assist.

I Washington Wizards sconfiggono i Brooklyn Nets per 119-113 dopo un supplementare. I Wizards bruciano tutto il loro vantaggio nel corso del secondo tempo, Brooklyn ha la possibilità di vincere nel supplementare, ma le forze sono poche e i maghi portano via il successo, denotando tra le loro fila un John Wall da 23 punti, 16 assist e 13 rimbalzi, mentre per le reti Rondae Hollis-Jefferson concentra 22 punti, 7 assist e 4 rimbalzi.

I Chicago Bulls credono seriamente di poter andare ai playoffs e vincono sui Detroit Pistons per 107-105: vittoria frutto di una gara equilibrata e dall’esito impossibile da prevedere; Chicago però fa il colpo decisivo negli ultimi secondi e va a 16 vinte e 27 perse, ancora lontani dalle posizioni che contano, ma anche lontani dall’ultimo posto di un mese fa. Per i Bulls Lauri Markkanen fa suoi 19 punti e 4 rimbalzi, nei Pistons Avery Bradley realizza 26 punti e 3 rimbalzi.

Gli Oklahoma City Thunder sconfiggono in trasferta i Charlotte Hornets per 101-91: grande quarto periodo per gli ospiti che migliorano la propria classifica, da playoffs ma molto altalenante come il rendimento ed il gioco: per i Thunder Russell Westbrook somma 25 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, nei calabroni Kemba Walker va in tabella con 19 punti e 3 rimbalzi.

I Los Angeles Clippers completano la propria rimonta in classifica e vanno in parità a 21 vinte e altrettante perse con il successo per 126-105 sui Sacramento Kings: inutile perdere tempo sull’andamento della partita, tutto a favore dei Clippers, per i quali Lou Williams concretizza 26 punti, mentre per i Kings, a sole 13 vinte e 29 perse, Willie Cauley-Stein affonda 23 punti, 13 rimbalzi e 4 assist.

I Los Angeles Lakers vincono nello stadio dei Dallas Mavericks per 107-101 dopo un tempo supplementare. Lakers sempre in partita, non mollano e raggiungono almeno il traguardo dell’overtime, lo sfruttano al meglio e vincono, facendo registrare un Julius Randle da 23 punti e 15 rimbalzi, per i Mavs Dennis Smith Jr. ritira 23 punti e 3 assist.

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