NBA, 12 gennaio 2019: i Thunder firmano la rivincita sugli Spurs, i Suns sorprendono i Nuggets. Tutte le gare

Gli Oklahoma City Thunder regolano i San Antonio Spurs e si prendono la rivincita della sconfitta di due giorni fa. I Phoenix Suns sconfiggono a sorpresa i Denver Nuggets.

NBA, 12 gennaio 2019: i Thunder firmano la rivincita sugli Spurs, i Suns sorprendono i Nuggets. Tutte le gare

Nella notte della NBA di sabato 12 gennaio 2019 si sono giocate otto partite.
Gli Oklahoma City Thunder battono i San Antonio Spurs per 122-112: i tuoni dell’Oklahoma si prendono la rivincita sugli speroni texani della sconfitta di due sere fa, grazie ad un secondo tempo deciso in cui San Antonio ha subito troppo in difesa ed in cui i marcatori dei Thunder sono andati spesso a segno, come spesso capeggiati da un eccezionale Russell Westbrook, che fa suoi 24 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Le due squadre rimangono molto vicine in classifica, in prossimità dei primi posti di Denver e Golden State.

I Phoenix Suns sorprendono i Denver Nuggets con il punteggio di 102-93, segnando un successo inatteso; nelle poche vittorie ottenute (11 sino ad ora), i Suns hanno spesso mandato all’aria i piani di vittoria di grandi squadre, mentre faticano molto con le dirette concorrenti. Partita sempre di stampo viola arancio, senza una netta reazione della capolista della Western Conference. Kelly Oubre Jr. è il migliore dei Suns, dalla panchina realizza 26 punti, 11 rimbalzi e 3 assist.

NBA, le altre gare della notte

Gli Orlando Magic sconfiggono i Boston Celtics per 105-103: la formazione della Florida si riprende da un momento globalmente complicato dal punto di vista del gioco e dei risultati con un successo di misura ma meritato su una delle migliori compagini della NBA: tutto merito di una rimonta nell’ultimo quarto e di un gioco ritrovato, con Aaron Gordon che ottiene 28 punti e 12 rimbalzi. Boston torna in leggera flessione e si allontana dal quarto posto ad Est.

I Detroit Pistons battono in trasferta i Los Angeles Clippers per 109-104: il ritorno a “casa” di Blake Griffin (per otto stagioni e mezzo ai Clippers) non poteva che essere migliore, firmando una prova fenomenale, tra le migliori della sua carriera, con un totale di 44 punti, 8 rimbalzi e 5 assist che i suoi compagni dei Pistons completano egregiamente, centrando la riscossa per Detroit. Sfuma l’occasione per i Clippers di avvicinarsi alla terza piazza ad Ovest.

I Miami Heat sottomettono i Memphis Grizzlies per 112-108: gli Heat dominano il terzo quarto ma faticano molto nel finale, lasciando spesso aperte le porte del sorpasso a Memphis, che però le sfrutta male e Miami riesce ad arrivare prima al traguardo, mandando la classifica in quota positiva e con un collettivo, come sempre, più forte che dei propri singoli giocatori.

I Sacramento Kings centrano il terzo successo consecutivo battendo i Charlotte Hornets per 104-97, giocando complessivamente meglio degli avversari e dimostrando anche più carattere: i re californiani tornano ad un passo dalla zona playoff, va peggio a Charlotte, che non sta ottenendo nulla da questo tour in trasferta ad Ovest e che pone a rischio la loro posizione da postseason.

Gli Utah Jazz sconfiggono i Chicago Bulls per 110-102. Chicago tiene testa ai Jazz e più volte si presenta davanti, poi salgono in cattedra i migliori singoli dei padroni di casa, come Donovan Mitchell, che è spesso decisivo, stavolta con 34 punti, 6 assist e 6 rimbalzi. I Bulls stavolta hanno mostrato il meglio di quanto sanno fare, senza però ottenere nulla per l’ennesima volta.

I Minnesota Timberwolves sconfiggono i New Orleans Pelicans per 110-106: la squadra di Minneapolis viene a capo di una partita complicata, piazza i canestri decisivi e risolleva la propria posizione, avvicinandosi un po’ più da vicino alla zona verde: Karl-Anthony Towns continua ad essere estremamente concreto con 27 punti, 27 rimbalzi e 3 assist.

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