Il match più atteso dell’anno dagli amanti del basket è finalmente arrivato: sono partite le finals Nba, che vedono davanti le due migliori squadre della Western e dell’Eastern Conference. Parliamo dei Golden State Warriors e dei Cleveland Cavaliers, trascinati dalle loro stelle Stephen Curry (MVP della regular season) e LeBron James, che anche stanotte sono risultati decisivi ai fini del risultato: 108-100 per i padroni di casa dei Warriors, che all’Oracle Arena di Oakland si portano subito in vantaggio nella serie, nonostante la prova mostruosa di LeBron James, autore addirittura di 44 punti.
Supersfida quella andata in scena ad Oakland, che si trascina ai supplementari, coi tempi regolamentari che si chiudono sul punteggio di 98-98, con un imprendibile LeBron James che realizza 42 dei 44 punti proprio nei primi quattro quarti. Ma ad essere votato come MVP della partita è il suo avversario di serata, Steph Curry, che di punti a referto ne mette ‘solo’ 26, ma che è più continuo nel corso di tutta la partita, overtime compreso, dove LeBron comincia ad accusare la stanchezza di una partita meravigliosa, e con lui si spengono anche i Cleveland Cavaliers, che crollano alla distanza.
Per Curry, oltre ai 26 punti, a referto anche 8 assist, ma soprattutto sono sue le incursioni più pericolose dei Warriors, che lo portano spesso a lunetta e, nelle fasi più importanti del match, riescono a tenere a galla Golden State contro uno straripante LeBron. Ulteriore motivo di preoccupazione per i Cavs, è l’infortunio al ginocchio di Kyrie Irving, che inguaia ulteriormente i Cavs: il playmaker di Cleveland quasi sicuramente salterà l’importantissima gara-2, in programma ancora ad Oakland nella notte tra lunedì e martedì. La serie è appena cominciata, ma si preannuncia già come una delle più combattute degli ultimi anni.