Vent’anni. Tanto ci è voluto perché il Real Madrid, una delle squadre di pallacanestro più forti d’Europa, lo dimostrasse sul campo, vincendo cioè la tanto ambita Eurolega. Grande delusione tra gli sconfitti, i greci dell’Olympiakos, traditi proprio dal suo uomo migliore: Vasilis Spanoulis, che non riesce nell’impresa della semifinale, ovvero di trasformare una partita disastrosa in una prestazione da incorniciare nell’ultima fase del match.
Finisce 78-59, un punteggio netto, che mette a nudo tutti i limiti di stasera dei greci. L’eroe della serata, come spesso accade nelle grandi partita, è un ‘comprimario’: Jaycee Carroll, che realizza 11 punti di fila in 2’20”. Eppure, i greci erano partiti a mille, con Lojeski in grande evidenza nel 12-16 iniziale dell’Olympiakos, che si porta sul +6 (15-21), fino a quando il Real Madrid non trova in Maciulis l’uomo decisivo in questa fase iniziale del match che, in coppia con Nocioni, trascina gli spagnoli al pareggio. Spanoulis, non nella sua miglior serata, sbaglia tre liberi consecutivi, mentre Maciulis riporta avanti il Real. Grazie ad un parziale di 8-1, gli spagnoli chiudono sul +7 (35-28) all’intervallo lungo.
Il Madrid arriva al +11 (40-29) all’inizio del terzo quarto, prima che l’Olympiakos piazzi un terribile parziale di 12-0 che annichilisce gli spagnoli, ribaltando il risultato, ora sul 41-40 in favore dei greci. Ed è qui che entra in scena Carroll, che piazza i suoi 11 punti consecutivi e spacca la partita, portando il Real Madrid a +7 (51-44) alla fine del terzo quarto, che si trasforma in un +10 (tripla di Nocioni) all’inizio dell’ultimo parziale, fino ad arrivare al +16 a due minuti dal termine. Un’infinità, impossibile da recuperare anche per gli indomiti Reds, che vengono traditi dalla sua stella nella partita più importante, uno Spanoulis in grado di segnare solo 3 punti, a cui si aggiunge la pessima difesa su Rodriguez.
E sono 9 per il Real Madrid, a 20 anni dall’ultimo successo, dopo due sconfitte in finale nelle ultime due edizioni dell’Eurolega. Almeno una Champions, quest’anno, è riuscita a vincerla Florentino Perez, che ha assistito alla partita con re Felipe VI.