Dopo la sconfitta contro la Turchia e la vittoria stentata contro i modesti Islandesi, non in pochi è balenata l’idea che questa Italia potesse non riuscire a superare i gironi, dovendo così dire addio ai nostri campioni a partire dagli ottavi
Ma come un pugile frastornato dopo essere andato al tappeto, i nostri Azzurri si sono rialzati, pronti a combattere di nuovo, con una nuova verve, una nuova energia, pronti a sputare sangue per la maglia color cielo.
La sconfitta con la Turchia ha fatto male, e i risultati si sono ripercossi anche il giorno successivo: la partita contro gli Islandesi, non certo “Vatussi”, poteva andare diversamente, ma il cuore dei nostri beniamini ha permesso loro di prendere una boccata d’aria nuova, consci che quella sconfitta avrebbe potuto rappresentare la loro prematura esclusione dalla fase a eliminazione.
Coach Pianigiani ci ha sicuramente messo il suo, e nel giorno di riposo qualcosa deve pur essere cambiata: con la Spagna abbiamo visto un’Italia diversa, con il fuoco dentro, con gli “occhi della tigre”, solo una lontana parente di quella brutta Italia che, forse, complice l’emozione, vista nelle prime due partite.
La partita con la Spagna è stata un autentico capolavoro tattico: gli azzurri hanno preparato la partita scrupolosamente, nei minimi dettagli, riuscendo a infilare in ogni modo la difesa spagnola, realizzando uno sproposito di punti, oltre quota 100. Partita strepitosa del “gallo” Gallinari, ma anche di Marco Belinelli, Alessandro Gentile e dell’Italia intera.
Se però tutto ha funzionato perfettamente contro gli iberici (soprattutto il tiro da 3), le cose sono andate diversamente contro la Germania: l’Italia ha dovuto soffrire, spesso indietro nel punteggio e con la pressione di dover recuperare, incapace per lunghi tratti di porre freno a quel diavoletto teutonico di nome Schröder che ci ha penetrato spesso la nostra difesa troppo facilmente.
Ma l’Italia non si è arresa, ha continuato a combattere, senza mollare mai, riuscendo a macinare gioco e recuperare lentamente addirittura da -12, portando la partita ai supplementari e vincendo grazie a un canestro da 3 di Belinelli, con la telecronaca di Flavio Tranquillo da pelle d’oca. Partita da cardiopalma dei nostri beniamini, con il 3 giocatori NBA autori di 59 punti.
D’altronde la storia insegna: quando Italia – Germania va ai supplementari sappiamo già il risultato, di qualsiasi sport si tratti.