Chieti, dirigente di basket del Lanciano si dimette: "Green Pass misura discriminatoria"

Durissime parole di Valerio Di Battista, ormai ex dirigente della squadra di pallacanestro del Lanciano, che proprio non ci sta a dover imporre l'utilizzo del pass vaccinale ai suoi ragazzi. "Non sono un dirigente buono per tutte le stagioni".

Chieti, dirigente di basket del Lanciano si dimette: "Green Pass misura discriminatoria"

Stanno facendo molto discutere le parole di Valerio Di Battista, ormai ex dirigente della squadra di basket del Lanciano, in provincia di Chieti, che nelle scorse ore ha deciso di rassegnare le sue dimissioni. Il problema è uno, e riguarda il Green Pass, lo strumento introdotto dal Governo per rendere più sicure le attività sociali durante la pandemia di Covid-19. Come è risaputo, già dal mese di gennaio il pass vaccinale, o Super Green Pass che dir si voglia, è necessario per frequentare attività sportive di gruppo sia all’aperto che al chiuso. 

Di Battista non ci sta, e con un durissimo post sui social, diventato virale, si è scagliato contro questa decisione del Governo. “Sono stato il Dirigente Responsabile fautore lo scorso anno del servizio di circa 2000 tamponi gratuiti per permettere a tutti i nostri tesserati di giocare in sicurezza” – questa è una delle prime frasi che l’ex dirigente scrive a mezzo social, informando gli utenti che è stato per ben 12 anni al servizio della squadra

Di Battista: “Anni pieni di grandi successi”

L’ex dirigente ha ricordato come questi 12 anni sono stati pieni di tanti successi. Per tutto questo tempo ha fatto si che i ragazzini, soprattutto quelli del Minibasket, fossero liberi di giocare e partecipare alle attività della società. Ma come si sa la pandemia ha costretto l’Esecutivo a prendere duri provvedimenti in fatto di contenimento del contagio. 

“Ho garantito, con grande sforzo economico i corsi di Minibasket gratuito a tutti i bambini, ma di certo non sarò il Dirigente Responsabile che vieterà a decine di nostri ragazzini e atleti non in regola con le nuove normative della FIP di non entrare più in palestra per giocare: non sono un Dirigente buono per tutte le stagioni” – così ha poi scritto Di Battista

Le sue parole stanno suscitando come detto moltissime polemiche, e c’è chi gli dà ragione e chi torto. Ma l’ex dirigente è irremovibile dalla sua decisione. Per lui quindi il Green Pass è una misura che discrimina i ragazzi, non consentendo a questi ultimi di poter partecipare alle attività sportive, fondamentali per lo sviluppo degli adolescenti e dei bambini. 

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