Volkswagen: maxi richiamo diesel in arrivo?

La Volkswagen rischia di dover richiamare le proprie auto che montano il motore 1.2 litri turbodiesel a causa delle emissioni illegali, legate ancora al caso del dieselgate.

Volkswagen: maxi richiamo diesel in arrivo?

In Germania la Volkswagen è di nuovo al centro del ciclone. L’episodio che l’ha vista protagonista in negativo, il dieselgate, continua a mostrare le conseguenze, spesso anche molto pesanti. Più nello specifico, questa volta il problema sorge sui motori diesel meno performanti: il 3 cilindri, e l’1.2 litri TDI (turbo diesel injection).

In Europa sono 370 mila i veicoli che rischiano il richiamo. Per capire i motivi di tale possibile evenienza, bisogna risalire al 2015, l’anno dal quale la KBA (l’autorità federale dei trasporti) – di quel che dice Wolfsburg – non si fida più. Ciò significa che anche il minimo sospetto può comportare gravi conseguenze sugli investitori.

Volkswagen: i modelli che potrebbero essere richiamati

Volkswagen giura che il software per le emissioni non è in alcun modo legato al problema riscontrato con i motori 1.2 turbodiesel. Il famigerato defeat device sarebbe stato montato solo sui 4 e 6 cilindri di cubatura superiore, dal 1.6 TDI in su. Alcuni approfondimenti, però, avrebbero confermato che ci sono delle irregolarità legate. L’ ultima parola spetta, però, ai tecnici del Ministero che dovrebbe arrivare tra un po’ di giorni.

La notizia è stata pubblicata per la prima volta dalla rivista Bild. Inizialmente, KBA voleva emanare il divieto di circolazione, poi però è stato optato per degli approfondimenti sulla questione delle emissioni. Le auto che rischiano il richiamo sono la Polo 1.2 TDI, la Skoda Fabia e la Seat Ibiza. Tutte e tre, come già detto, montano il motore turbodiesel più piccolo offerto dalle case, l’1.2. 

L’ unica cosa da tenere in considerazione, però è che le versioni che rischiano il richiamo sono le penultime, dunque l’ultima serie sembra essere a posto in termini di emissioni di agenti inquinanti. Non resta che aspettare i risultati delle ultime analisi dei tecnici del Ministero.

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