Si prospettano 1200 morti premature per lo scandalo Volkswagen

Uno studio del MIT ha rivelato che, a causa delle emissioni fuori dalla norma dei motori della casa costruttrice tedesca, in Europa, circa 1200 persone avranno 10 anni di vita in meno.

Si prospettano 1200 morti premature per lo scandalo Volkswagen

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology hanno pubblicato, sull’Environmental Research Letters, uno studio accurato per analizzare l’entità effettiva dei danni provocati dalla grande violazione ad opera della Volkswagen sulle emissioni di ossido di azoto dei propri veicoli: il Dieselgate, riguardante tutta la produzione dal 2008 al 2015, anno in cui è stato scoperto.

Si è stimato che, dei 1200 sfortunati, 500 saranno solo in Germania, mentre i restanti si divideranno tra Polonia, Francia, e Repubblica Ceca. 

La stessa analisi era stata già svolta dal team sull’impatto che il fenomeno avrebbe avuto negli Stati Uniti, mediante le stesse simulazioni virtuali, e arrivando alla conclusione che i decessi prematuri sarebbero stati di molto inferiori a quelli europei, circa 60.

Ciò che, in gran parte, influisce sul divario tra gli effetti che si registreranno negli Stati Uniti e in Europa sono la densità di popolazione, estremamente elevata nel territorio europeo, e le caratteristiche ambientali.

Quanto detto è stato ribadito proprio dal professore di Aeronautica e Astronautica del MIT, Steven Barret: «L’inquinamento dell’aria non conosce confini. Non si preoccupa delle frontiere politiche, passa e basta. Per questo, una macchina in Germania può facilmente avere un impatto nei paesi vicini specialmente in zone ad alta densità di popolazione come quelle del continente europeo».

Per fortuna, esiste un parziale rimedio al danno già fatto. Secondo i ricercatori, infatti, si potrebbero evitare ulteriori 2600 morti premature, e risparmiare cospicue somme di denaro per gli interventi sanitari, se l’azienda ritirasse e regolamentasse tutti i veicoli imputati, entro la fine del 2017. Il processo di revisione e messa a punto dei motori fuori legge ha avuto inizio già da più di un anno.

Si spera che, con l’ulteriore sollecitazione che scaturirà dai risultati delle analisi del MIT, Volkswagen si adoperi ancora di più per velocizzare l’iter di recupero e regolamentazione, in modo da rientrare nei termini sopra citati.

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