Si potrebbe affermare che può sembrare una scena di un qualche film comico, ma non è così. Nel pieno di un inseguimento ad alta velocità, una Tesla Model S (già criticata in passato per altri aspetti) della polizia è letteralmente rimasta a secco di energia nelle batterie. I media non aspettano altro per “screditare” le auto elettriche e il tutto sembra essere stato servito su un piatto d’argento.
L’accaduto si è verificato a San Francisco e sono già alcuni anni che la polizia americana utilizza la Tesla Model S come auto di pattuglia. La notizia risale a venerdì, quando è avvenuto un inseguimento ad alta velocità tra la vettura prodotta dall’azienda di Elon Musk e un veicolo sospetto.
Tesla Model S della polizia con batterie scariche: perché?
Il fuggitivo, che molto probabilmente conosceva anche il tipo di auto, inizialmente ha imboccato l’autostrada e in pochi secondi è iniziato un inseguimento ad oltre 200 km/h. Nelle prime fasi, erano già stati allertati i rinforzi ma, dopo poco evidentemente, l’auto sarebbe rimasta senza energia nelle batterie, non potendo così continuare l’inseguimento.
Ciò che si sa è che ad un certo punto è arrivato un messaggio alla centrale da parte dell’ufficiale in servizio che spiegava di non poter proseguire la caccia al fuggitivo. L’inseguimento è durato esattamente 8 minuti, ed evidentemente quel lasso di tempo ad oltre 200 chilometri orari ha moltiplicato i consumi: l’autonomia residua era di appena 6 miglia (l’equivalente di circa 10 chilometri).
In sintesi, quindi, o l’auto era verso la fine del turno lavorativo, e l’inseguimento è stato un imprevisto dell’ultimo minuto, oppure è “normale” che ad alte velocità l’energia delle batterie si sia esaurita molto più rapidamente: in fondo, le auto elettriche non hanno un cambio e dunque automaticamente, all’aumentare della velocità, aumentano i consumi.