Norvegia da record: nel 2017 più della metà delle auto vendute era a propulsione ibrida o elettrica

Lo scorso anno in Norvegia il 52% delle nuove immatricolazioni ha riguardato auto elettriche o ibride. Nel paese scandinavo solo un automobilista su due continua ad acquistare i tradizionali modelli a benzina o diesel.

Norvegia da record: nel 2017 più della metà delle auto vendute era a propulsione ibrida o elettrica

La Norvegia può davvero essere fiera della sua anima ecologista: nel 2017 le immatricolazioni di auto elettriche ed ibride hanno rappresentato il 52% delle vendite complessive. Ad oggi, nessun altro Paese aveva conseguito un simile risultato. Parliamo di un dato davvero strabiliante, un record del tutto inavvicinabile anche da parte dei vicini svedesi o dei virtuosi olandesi.

Norvegia paradiso delle auto ecologiche? A quanto pare sì. E con i risultati conseguiti del 2017 si va a migliorare il record dell’anno precedente, quando l’alimentazione ibrida e elettrica era stata scelta dal 40% degli automobilisti del Paese scandinavo. Con questi numeri non sarà impossibile affrancarsi dal petrolio entro il 2025. A quel punto, la Norvegia diventerebbe il primo paese al mondo a dire addio alle immatricolazioni di auto a benzina o diesel (di recente abbandonato dalla Toyota).

Tra i modelli preferiti dagli automobilisti norvegesi troviamo la Volkswagen Golf, sia nella sua versione elettrica che ibrida. Seguono poi la BMW i3, la Toyota RAV4 e la Model X dei californiani della Tesla. Un dato è poi inequivocabile: per i costruttori che non dispongono di una versione a ridotto indice di inquinamento, affacciarsi sul mercato norvegese diventa sempre più arduo se non controproducente.

Ma quale requisito ha permesso questa lodevole svolta green? La risposta è molto semplice: un nutrito pacchetto di incentivi lanciato dal governo nazionale. Per chi acquista un’auto ibrida o elettrica, le tasse, i pedaggi, le spese per i parcheggi, i traghetti, e le ricariche alle colonnine, hanno un costo davvero irrisorio, per non dire prossimo allo zero.

Ad ogni modo, tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’utilizzo degli introiti derivanti dalla vendita di gas e petrolio, idrocarburi di cui il paese è particolarmente ricco. Tutto ciò ha permesso di creare il più grande fondo sovrano del mondo, il cui valore ammonta a mille miliardi di dollari. E, con una popolazione di poco più di 5 milioni di persone, la spesa pro capite non può che essere munifica.

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