L’introduzione delle nuove regole per i neopatentati sta modificando profondamente il panorama automobilistico italiano, spingendo circa 1,1 milioni di famiglie a rivedere le proprie scelte in termini di mobilità. Una recente ricerca condotta da mUp Research per Facile.it evidenzia come questo fenomeno rappresenti uno dei più rilevanti movimenti di sostituzione di vetture degli ultimi anni, in un Paese dove l’età media del parco circolante supera ormai i dodici anni.
L’innalzamento dei limiti di potenza e la maggiore attenzione alla sicurezza dei giovani conducenti stanno dunque accelerando un rinnovamento forzato, che si innesta anche nel contesto degli incentivi statali per le auto elettriche, terminati in poche ore a causa dell’alta domanda.
Le modifiche al Codice della Strada, entrate in vigore a fine 2024, hanno ampliato le possibilità di scelta per i neopatentati, ma allo stesso tempo hanno introdotto vincoli più stringenti nel periodo iniziale della guida. I limiti di potenza consentiti arrivano oggi fino a 105 kW con un rapporto potenza/peso massimo di 75 kW per tonnellata, mentre per i veicoli elettrici e ibridi plug-in la soglia rimane più severa, fissata a 65 kW/t. Queste disposizioni, valide per tre anni dal conseguimento della patente, obbligano le famiglie a verificare attentamente se le auto attualmente possedute siano conformi, soprattutto per chi possiede vetture più datate o di potenza superiore ai nuovi parametri.
L’impatto delle nuove norme, come mostra l’indagine, non è uniforme sul territorio. Nel Nord Est solo poco più di un decimo delle famiglie dovrà intervenire, mentre nel Mezzogiorno quasi un quarto si troverà costretto a sostituire il veicolo. Il divario cresce tra grandi città e comuni minori: nelle metropoli la quota dei genitori interessati dal cambiamento si avvicina al 30 per cento, mentre nei centri sotto i diecimila abitanti supera il 40.
A pesare sulle scelte dei nuclei familiari è anche la tipologia di veicoli posseduti, legata a fattori anagrafici e socioeconomici. Interessante notare come le madri siano mediamente più attente a orientarsi verso vetture compatte e a bassa potenza: in quasi quattro casi su dieci dichiarano di non avere bisogno di cambiare auto, spesso perché già possiedono un secondo veicolo compatibile con le nuove regole. Questa tendenza è particolarmente evidente nelle famiglie del Nord Italia, dove la disponibilità di più automobili riduce l’urgenza di interventi sul parco auto principale.