iCar: Apple stoppa e cambia strategia sul suo progetto di auto smart

Secondo alcune fonti riportate dal New York Times, Apple avrebbe chiuso diverse divisioni e licenziato dozzine di tecnici impiegati sul progetto della sua auto a guida autonoma. Cosa sta succedendo alla iCar da tutti sognata?

iCar: Apple stoppa e cambia strategia sul suo progetto di auto smart

Brutte notizie per gli amanti del mondo Apple. Almeno per coloro che, nei prossimi anni, si aspettavano l’arrivo in commercio e su strada della Apple Car. Secondo un servizio pubblicato al New York Times, Apple avrebbe frenato sul progetto della sua iCar.

Apple da almeno un paio di anni (circa 18 mesi) stava lavorando al suo concept di auto a guida autonoma. Nell’ambito del cosiddetto “Project Titan“, Cupertino aveva messo assieme più di 1000 tecnici, alcuni strappati anche alla concorrenza (vedi Tesla), ed aveva assemblato diverse auto a guida autonoma che, in circuiti chiusi, venivano costantemente valutate e ritarate secondo i feedback ottenuti. Addirittura, si era scoperto che il centro di ricerche ove Apple testava le auto in questione era a Sunnyvale, nei pressi del suo quartier generale. 

Evidentemente, però, nonostante il grande supporto che l’azienda ha dato a questo progetto, i risultati ottenuti non sono stati quelli sperati e, superate le ovvie difficoltà del caso, Apple si è ritrovata tra le mani un qualcosa che era solo pari a quanto realizzato dai suoi concorrenti: niente effetto “one more thing” che facesse propendere la bilancia delle preferenze a suo favore.

E da qui, secondo il New York Times che cita 3 fonti autorevoli, sarebbe nata l’intenzione della Apple di cambiare strategia. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che la mela morsicata abbia richiamato un suo storico dirigente, Bob Mansfield, alla guida del progetto Titan.

La prima mossa di Mansfield è stata radicale: chiudere intere divisioni deputate allo sviluppo della iCar e licenziare dozzine di tecnici che lavoravano notte e giorno al progetto dell’auto a guida autonoma targata Apple. Da questa mossa, radicale anche nel caso di un reboot totale, si evince che Apple NON chiude in toto all’idea di una sua auto smart ma cambia la strategia attraverso la quale arrivarci.

In sostanza, e contrariamente a quanto mette in pratica per tutti i suoi dispositivi, Cupertino non realizzerà tutti gli aspetti della sua auto smart, quindi sia l’hardware che il software. Più probabilmente, Mansfield si concentrerà su alcuni elementi peculiari (es. il software, l’intelligenza artificiale, i sensori, ovviamente la batteria nel caso di un’auto elettrica o anche solo ibrida) di Titan che, applicati su un’auto, la renderanno autonoma secondo le direttive e lo stile Apple. Insomma, un po’ la strada di Google che progetta il software ed il corredo al medesimo e, a quanto pare, si affiderà a FCA Crysler per il primo lotto di auto smart.

Con la differenza che Google, e l’onnipresente Tesla, sono molto più avanti e, quindi, sarà ben difficile vedere una qualche iCar prima del lontanissimo 2020!

Continua a leggere su Fidelity News