Nei giorni scorsi avevamo riferito di alcune voci in merito alla possibile collaborazione tra Google e FCA (Fiat Crysler Automobiles) per la realizzazione pratica delle prime Google Car. L’attesa è finita ed il sogno è diventato realtà: le due società hanno appena siglato l’accordo di cui sopra e le prime Google Car arriveranno entro fine 2016.
Fiat era in cerca da tempo di un partner software molto esperto per tecnologizzare le sue auto: Marchionne aveva fatto la corte anche ad Apple negli ultimi tempi. In realtà si trattava di una falsa pista visto che, da mesi, Google e FCA erano in trattative per la realizzazione della Google Car. Le sue società si sono studiate a dovere, hanno messo le carte in tavola ed, al fine, hanno siglato un accordo di collaborazione.
Secondo i termini dell’accordo, firmato dall’AD di FCA, Sergio Marchionne, e dal CEO di Google, Car John Krafcik, la Fiat fornirà a Google 100 esemplari del minivan noto come Chrysler Pacifica, esibito nel Salone dell’auto che si è tenuto a Detroit (USA).
A questi veicoli lavoreranno circa 150 ingegneri della FCA per implementare le soluzioni di Google Car: la videocamera per riprese a 360 gradi (per rilevare segnali stradali, carreggiate, veicoli ed elaborare una mappa 3D), il radar posteriore e anteriore per rilevare gli oggetti sulla strada ed i veicoli in avvicinamento/rallentamento, il ricevitore GPS per tracciare posizione, velocità e traiettorie del veicolo etc etc.
L’obiettivo del patto è, innanzitutto, di sfornare un primo lotto di 500 Google Pacifica da mettere in strada in California, già usata per i test di Google e più aggiornata a livello normativo per far circolare questo tipo di veicolo. In seguito, se il test dovesse sortire buoni effetti, si passerà alla produzione in serie per una commercializzazione di massa.
Molto importante, inoltre, è anche il fatto che le due società (FCA e Google), onde trarre reciproci benefici, condivideranno – nel corso del progetto Google Pacifica – i know how e le tecnologie di cui sono in possesso. Insomma, quale che sarà l’esito di questo patto, entrambe le realtà in questione ci avranno, a loro modo, guadagnato in esperienza nel campo dell’auto-mazione.