Incredibile rivelazione della stampa tedesca: alcune cavie umane sarebbero state utilizzate testare gli effetti sulla salute dei gas di scarico delle auto con motore Diesel, vale a dire alimentare a gasolio. I test sarebbero stati effettuati sia su persone che sulle scimmie. Un nuovo scandalo ha scosso nelle ultime ore il settore automobilistico.
Chiamati in causa, fino ad ora, i colossi tedeschi Bmw, Daimler e il gruppo Volkswagen. Secondo un’inchiesta giornalistica appena pubblicata dal New York Times e successivamente resa nota dal quotidiano tedesco Bild, la storia risale al maggio del 2015, quando dieci esemplari di scimmie sarebbero stati condotti in un laboratorio di Albuquerque, in New Mexico, rinchiusi in una gabbia di vetro e, sistemati di fronte ad una televisione che proiettava dei cartoni animati, sottoposti all’emissione di gas di scarico per alcune ore. Le scimmie pare che siano sopravvissute, ma non se ne conoscono al momento le condizioni di salute.
Esperimenti su cavie umane
Ancora più orribile la rivelazione di Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung secondo i quali i gas di scarico sarebbero stati testati anche su cavie umane. Per i media tedeschi infatti, i tre costruttori automobilistici citati in precedenza avrebbero svolto in maniera congiunta “un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane”. Lo scopo era quello di dimostrare che, grazie al progresso tecnico, le emissioni dei motori Diesel non avevano conseguenze importanti sulla salute dei cittadini.
Nell’ Istituto ospedaliero universitario di Aquisgrana venne fatto inalare del biossido di azoto, in diverse concentrazioni e per diverse ore, a ben 25 volontari. Secondo l’Eugt (European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector), la società mista nata nel 2007 e sciolta nel 2017, non fu rilevato alcun effetto nocivo sullo stato di salute dei volontari.
Daimler ha smentito queste indiscrezioni e sostiene di “non aver avuto alcuna influenza sugli esperimenti”. Per la Volkswagen, è intervenuto Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di sorveglianza: i test dei gas sulle scimmie, ha affermato, “non sono in alcun modo accettabili. Prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere e farò tutto il possibile perché vi sia un’indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà”.
Sullo scandalo è intervenuta anche Angela Merkel. Il suo portavoce, Steffen Seibert, ha dichiarato che per la cancelliera “questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L’indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile”.