Wimbledon, storico e datato torneo tennistico che per la prima volta si è svolto nel lontano 1877, fa parte di quelli del Grande Slam (insieme all’Australia Open, US Open e Roland Garros) e tra questi è l’unico che prevede nei campi di gioco l’erbetta naturale quale superficie. Quest’anno è la 138esima edizione.
Nella manifestazione londinese parteciperà il numero 1 al mondo Jannik Sinner e ci sarà anche Carlos Alcaraz e molti già pensano, dopo la bellissima e lunghissima finale di Parigi, all’agguerrito duello che si potrebbe riproporre; nel tabellone infatti l’italiano è da una parte mentre lo spagnolo, detentore del titolo, dall’altra. A proposito di numero 1 al mondo, è logico che qualsiasi scelta egli compia, questa faccia eco e/o risonanza e di recente ha deciso di cambiare sia il preparatore atletico che il fisioterapista.
C’è anche un terzo tennista che merita una menzione, è quel campione, caparbio e tenace, che pare non voglia mai abbandonare la sua carriera agonistica: è Novak Djokovic. Per quanto riguarda la durata del torneo, ci sono tre turni che precedono gli ottavi di finale mentre per aggiudicarsi la partita e qualificarsi al turno successivo, così prevede il regolamento del singolare maschile, bisogna superare l’avversario al meglio di 5 set.
I premi: chi si aggiudicherà tutto oltre al bel trofeo intascherà 3 milioni di sterline che al cambio sono più di 3 milioni di euro, un montepremi più ricco di quello del Roland Garros e la stessa quantità di denaro è prevista per le donne. Il singolare maschile si concluderà con l’attesa finale di domenica 13 luglio, quello femminile terminerà invece un giorno prima, il 12 e qui occhi sono puntati su Jasmine Paolini.
Nell’albo d’oro del singolare maschile colui che nella storia detiene più vittorie a Londra è Roger Federer, ha infatti trionfato ben 8 volte. Per quanto riguarda invece l’attuale classifica Atp, a prescindere dall’esito di questo torneo, l’altoatesino rimarrà ancora in vetta anche se il divario di punti col secondo, soprannominato il martello di Murcia, c’è da dire che si è notevolmente ridotto.