Le speranze di passaggio del turno erano poche, appese più che altro a una brutta partita della Williams e ad una Errani vicina alla perfezione. Nessuno dei due eventi, quest’oggi, si è verificato: Serena Williams batte Sara Errani con un netto 6-1, 6-3, lasciando qualche scampolo di match alla tennista bolognese, e niente più.
Sono 68 i minuti di gioco impiegati dalla Williams per battere la Errani, nonostante, in alcuni tratti della partita (soprattutto nell’ultimo game del secondo set), sembrava quasi che la Williams facesse di tutto per mantenere in gara l’avversaria. Troppo modesto il servizio della Errani, che infatti nel primo set non riesce a tenere neanche un turno di battuta. Nel secondo, si vede qualcosina di più sotto il punto di vista dello spettacolo, con la Errani che tiene il servizio fino al 3-3 aiutata, come detto, dai tanti errori della numero uno al mondo (a fine partita, se ne conteranno ben 23).
Il game decisivo risulta il settimo, con la Williams che fa il break e scalfisce le già poche certezze della Errani, che fino a quel momento del set aveva acquistato coraggio. Poi la Williams mantiene il servizio, e la Errani prova il disperato break sul 3-5, per poi giocarsi il pareggio a servizio; e, favorita anche da alcuni banali errori della Williams, riesce a resistere annullando ben 3 match point, ma al quarto la Williams ha deciso che poteva bastare.
Nelle semifinali, la Williams affronterà la soprendente Timea Bacsinszky, la svizzera numero 24 al mondo, che ha battuto la sorpresa del torneo, la belga Alison Van Uytvanck col punteggio di 6-4, 7-5. Si tratta della prima semifinale di un torneo dello Slam per la Bacsinszky, che al massimo era arrivata al terzo turno (US Open 2008 e Australian Open 2015). Sfida sulla carta senza storia, ma la svizzera quest’anno sembra davvero aver trovato la quadratura del cerchio!