Tennis ATP Finals, sorteggiati i gironi: Nadal con Dimitrov, per Federer l’insidia Zverev

Questa mattina c'è stato il sorteggio dei due gironi delle ATP Finals. King Roger affronterà per primo Jack Sock (USA), poi Zverev (GER) e Marin Cilic (CRO) in un ordine ancora da definire. Dall'altra parte Nadal con Goffin (BEL), Thiem (AUT) e Dimitrov (BUL).

Tennis ATP Finals, sorteggiati i gironi: Nadal con Dimitrov, per Federer l’insidia Zverev

Benvenuti al ‘ballo di fine anno’, là dove sul cemento dell’O2 Arena di Londra danzano i migliori interpreti del tennis. A partire da domenica 12 fino al 19 novembre i primi otto del circuito si troveranno di fronte l’uno contro l’altro per vincere un trofeo che non varrà quanto uno Slam, ma che per tanti – tutti – ha un significato importante: per prestigio, per fascino, per rilanciarsi, per rivincita. Tutti pronti a sgomitare per farsi largo, ma sullo sfondo ancora una volta il capitolo di una saga infinita: Roger Federer e Rafa Nadal, funamboli della racchetta che tutti vedono già in finale per l’ennesimo duello spettacolare.

Dominatori incontrastati della stagione, hanno vinto entrambi due tornei a testa. Roger ha trionfato a Melbourne e dominato letteralmente Wimbledon, Rafa invece ha ottenuto la ‘Decima‘ nel suo feudo parigino e ha festeggiato agli US Open il suo 16esimo torneo del Grande Slam. Nadal – da sempre considerato nemesi di Federer – è, insieme a Djokovic, l’unico tennista in attività ad essere in vantaggio negli scontri diretti con Roger (23-15). Ma quest’anno non c’è stata storia: 4-0 il confronto a favore dell’elvetico che, sommato alla sfida di Basilea 2015, porta a cinque le vittorie consecutive ai danni del maiorchino ristabilendo un bilancio più congruo.

Un ruolino di marcia pauroso per un giocatore che a 36 anni è perfettamente guarito dai problemi al ginocchio che lo hanno afflitto negli ultimi mesi dello scorso anno e che grazie a un’oculata gestione del proprio fisico (in particolare la schiena) gioca poco ma vince quasi tutto. La svolta il 29 gennaio quando dopo cinque intensissimi set Federer vince in 6-4/ 3-6/ 6-1/ 3-6/ 6-3. Dopodiché sono arrivate tre vittorie nette da parte dello svizzero che si è imposto dapprima ai quarti di finale di Indian Wells, torneo poi vinto il 19 marzo, poi nelle finali dei Master 1000 di Miami (2 aprile) e Shangai (15 ottobre), sempre per 2 set a 0.

Dall’altra parte però un Nadal rinvigorito e assoluto dominatore della terra rossa. Se dal confronto con l’elvetico è uscito un po’ ridimensionato, è altrettanto vero che il maiorchino ha annichilito qualunque avversario incontrato in primavera. In primis ha raggiunto la prima ‘Decima’ a Montecarlo dopo aver sconfitto in finale il connazionale Ramos-Vinolas: la rinascita monegasca è stata confermata la settimana successiva sulla terra rossa di Barcellona (World Tour 500) – dove conquista la sua seconda ‘Decima’ stagionale – e tre settimane più tardi su quella di Madrid (Master 1000) dove in entrambe le occasioni ha superato abbastanza agevolmente all’atto conclusivo il giovane rampante austriaco, Dominic Thiem. Il quale però può vantarsi di essere stato l’unico ad aver sconfitto Nadal su questa superficie: trattasi degli Internazionali di Roma dove ai quarti di finale un Rafa un po’ stanco e offuscato si arrende proprio a Thiem per 6-4/6-3. Un passaggio a vuoto subito cancellato dalla conquista della ‘Decima’ più prestigiosa ottenuta al Roland Garros dove è riuscito nell’impresa di non perdere alcun set in tutte le partite disputate.

Al tango londinese però parteciperanno anche altri sei attori che non hanno intenzione di svolgere il ruolo di comprimario. Primo fra tutti l’astro nascente Alexander Zverev (GER) che da ‘debuttante’ si è ormai affermato come ‘maestro’: i successi ottenuti al Foro Italico (21 maggio)  e alla Rogers Cup di Montreal (13 agosto) – peraltro dopo aver sconfitto in finale due mostri sacri come Djokovic e Federer – lo hanno consacrato sul palcoscenico internazionale e a soli 20 anni rischia di diventare il crack del futuro. Il tedesco, numero 3 del ranking, è stato inserito nel “Gruppo Becker” insieme a Federer. Con loro ci saranno anche il croato Marin Cilic (5), protagonista a Wimbledon dove sembrava potesse sconfiggere Roger salvo doversi arrendere in finale a causa di problemi che ne hanno compromesso l’integrità fisica, e il sorprendente americano Jack Sock (8) che, vincendo a Bercy, ha acciuffato a Bercy l’ultima posizione disponibile per entrare nei primi 8 (complice l’assenza di Stan Wawrinka, numero 7 del ranking) ai danni dello spagnolo Pablo Carreno Busta. 

Nel “Gruppo Sampras”, invece, Nadal ha sulla carta un cammino più agevole. Si rinnova il duello con l’austriaco Thiem (4), l’avversario probabilmente più ostico. Insieme a loro il bulgaro Dimitrov (6), che cercherà la rivincita contro il maiorchino dopo l’estenuante lotta persa in semifinale agli Australian Open, e il meno accreditato belga Goffin (7). Rafa, però, non è al 100% e tiene in apprensione tifosi e addetti ai lavori anche se cerca di tranquillizzarli: “Non è un infortunio nuovo e non si è aggravato nulla. È una cosa molto simile a quella già vista quando sono tornato dall’Asia. Tutti gli esami strumentali evidenziano più o meno la stessa situazione, ovvero che il tendine è in sofferenza”.

I ‘ballerini’  di questa stagione quindi sono tutti presenti. Non si può negare che le assenze eccellenti siano molte: da Djokovic, Murray e Wawrinka alle prese con infortuni a Jo Tsonga, autore di una stagione deludente, a uno sfortunato Del Potro arresosi a 20 punti dalle Finals.   Ma si sa, non è elegante parlare degli assenti. E allora signore e signori, che si aprano le danze.

Continua a leggere su Fidelity News