Sei Nazioni: l’Italrugby dominata dal Galles per 42-0

Al Millennium Stadium di Cardiff, l'Italia non riesce a ribaltare il pronostico avverso della vigilia. Il Galles segna quattro mete, mostrando un'evidente superiorità per tutta la durata dell'incontro.

Sei Nazioni: l’Italrugby dominata dal Galles per 42-0

All’esordio nel 6 nazioni 2020, l’Italia del rugby subisce una dura lezione dal Galles venendo sconfitta con l’eloquente punteggio di 42-0. Gli azzurri, alla prima uscita dopo il mondiale, pur fornendo una prestazione generosa sul piano dell’impegno, non sono mai apparsi in grado di opporsi agli avversari dimostratisi superiori in ogni fase del gioco e capaci di tenere il controllo del campo per gran parte dell’incontro.

Il quindici italiano sotto la guida del c.t ad interim Franco Smith è sceso in campo con Lovotti, Bigi e Zilocchi in prima linea; Zanni e l’esordiente Cannone in seconda linea; Polledri, Negri e Steyn terze linee; Braley mediano di mischia; Allan, mediano di apertura; Canna e Morisi tre-quarti centro; Bellini e Sarto ali; Minozzi estremo. Salta all’occhio la decisione di schierare un’apertura come Canna al centro allo scopo di provare a dare maggiore fantasia e velocità al gioco alla mano italiano. Una scelta che non produrrà gli effetti sperati, non per demerito di Canna che ha fornito una prestazione ordinata, ma per la complessiva incapacità della squadra di proporre una manovra offensiva capace di impensierire la difesa gallese.

Sin dai primi minuti, i dragoni gallesi impongono il proprio superiore ritmo procurandosi tre calci di punizione in un quarto d’ora, tutti realizzati dal mediano Biggar. Italia impalpabile in attacco che non riesce quasi mai a tenere l’ovale in mano per più fasi di gioco; dall’altra parte il Galles invece offre una manovra decisamente più frizzante e rapida nel ribaltare il fronte dell’azione e con l’ala Adams in veste di perfetto finalizzatore e autore di due mete che portano il Galles in vantaggio per 21-0 alla fine del primo tempo.

Ad inizio ripresa, il Galles attenua momentaneamente la propria furia e il calo d’intensità consente agli azzurri di mettere il naso fuori dalla propria zona difensiva, arrivando fino a 5 metri dalla meta senza però riuscire a concretizzare lo sforzo in punti. E non appena i dragoni riprendono ad alzare il ritmo, riescono nuovamente a far male realizzando altre due mete con Tompkins e North e acquisendo anche il punto di bonus.

L’Italia dunque subisce l’ennesima dura lezione di gioco e punteggio dal Galles a cui è bastato solo un tempo per volgere l’incontro nettamente in proprio favore. Gli azzurri, orfani di Parisse e di altri veterani che hanno lasciato la nazionale dopo il mondiale, hanno ceduto sul piano del gioco e della personalità, evidenziando come resti molto lavoro da fare per colmare il divario che ci separa dalle altre squadre del torneo

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