Il campione dei pesi massimi Muhammad Alì, tre volte campione del mondo di pugilato, soffre al momento di una grave polmonite ed è stato ricoverato in ospedale d’urgenza. Il pugile, che ha 72 anni, da anni lotta contro il Parkinson, che combatte da tempo ormai, ma grazie alla squadra di medici che lo sta seguendo anche in quest’altra malattia l’ex pugile adesso è fuori pericolo e le sue condizioni si sono stabilizzate.
Il suo portavoce Bob Gunnel ha dichiarato: “E’ stato ricoverato questa mattina, ha un forma lieve di polmonite e la prognosi è buona”. A quanto pare la permanenza in ospedale dovrebbe essere di breve durata, e presto Muhammad potrà tornare a casa. Gunnell però, per mantenere la privacy del suo capo e della famiglia, non ha detto in quale ospedale il campione è stato ricoverato: un gesto che permetterà al campione di non essere aggredito dai cronisti e alla famiglia di poter vivere serenamente questa nuova malattia che ha segnato il fisico di Alì.
Il campione si è fatto vedere in pubblico l’ultima volta quando ha partecipato a una cerimonia nella città dove è nato, a Louisville, nel Kentucky, dove i cittadini hanno festeggiato la “Muhammad Ali Humanitarian Awards”. Durante la cerimonia il pugile però non ha parlato, impossibilitato dalla malattia ma ha reso onore all’impegno della manifestazione.
Spesso negli ultimi anni è sembrato che Alì stesse per lasciare questo mondo, e anche nelle ultime settimane tante erano le voci che dicevano di un peggioramento delle condizioni di salute dell’ex pugile. Da tempo ormai fuori dalle scene dei ring, Cassius Clay, che aveva cambiato il nome in Muhammad Alì, si era ritirato nel 1981, in un’età ancora giovane e ancora in perfetta salute.
E’ stato solo tre anni dopo che si è presentata la malattia che lo costretto a prendersi cura di sé in tutto e per tutto: il Parkinson lo ha minato fortemente ed è peggiorato negli anni a venire, anche se il campione è sotto controllo.