Incredibile quello che è successo durante la Parigi-Roubaix, una delle cinque ‘classiche monumento’ del ciclismo su strada, un appuntamento fisso da più di un secolo nella seconda domenica di aprile. Il percorso, infatti, passava per un passaggio a livello, le cui sbarre si sono pericolosamente abbassate proprio mentre i ciclisti lo stavano attraversando. Alcuni di loro, correndo un grande rischio, continuano la loro gara: uno di essi è anche colpito in testa dalla sbarra che si sta abbassando. Altri, invece, i più prudenti, decidono di rallentare e di frenare in prossimità dell’inizio delle rotaie.
Il treno, nonostante tutto, non rallenta, continuando la sua corsa come se nulla fosse, dando l’idea di non essere stato avvertito del fatto che lì si stava tenendo una corsa guardata da tutto il mondo. Passa, così, davvero a pochissimi metri dai ciclisti, che ripartono immediatamente dopo. Il commentatore della BBC, Rob Hayles, commentando le immagini ha detto: “Poteva essere un disastro. Non era facile vedere i piloti, e quel treno non stava rallentando!“. Per la cronaca, la corsa è stata vinta dal tedesco John Degenkolb, ed è la prima volta che un tedesco sale sul gradino più alto del podio della Parigi-Roubaix.
Ma, senza nulla togliere alla grande gara di Degenkolb, la nostra attenzione è stata rivolta maggiormente a questa tragedia sfiorata. La responsabilità di quello che, fortunatamente, non è successo, è da ascrivere ai corridori, che si sono ‘autogestiti’ e sono riusciti a frenare appena in tempo. Ma se ciò non fosse avvenuto? Se nella fila in prossimità del treno ci fossero stati dei piloti avventati? In questo caso, sicuramente le colpe sarebbero state dell’organizzazione della corsa, che non avrebbe fatto nulla affinché ciò non accadesse. Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, ma speriamo di non vedere più episodi del genere!