La nazionale italiana di pallavolo femminile è pronta ad esordire dopodomani pomeriggio, in data 22 settembre 2017, negli Europei di pallavolo femminile che si terranno in Azerbaijan e in Georgia. Le azzurre hanno seguito una lunga preparazione in vista di questo impegno e sono pronte a raccogliere la sfida di questo importante torneo.
Il torneo maschile in Polonia ha lasciato molte scorie e tanta delusione per la precoce eliminazione nei quarti di finale per conto del Belgio. Le azzurre vogliono invertire la tendenza e giocare un ruolo da protagoniste in un torneo dove ogni gara conta tanto per avanzare nel migliore dei modi, a partire dal girone di qualificazione.
Il tabellino di marcia e la formula del torneo sono le stesse di quello maschile: partecipano 16 squadre divise in quattro gironi; la prima di ogni girone passa direttamente ai quarti di finale, la seconda e la terza affronteranno uno spareggio con un’altra seconda e terza, poi dai quarti di finale il torneo segue la formula classica dell’eliminazione diretta, con le finali del primo e del terzo posto al termine del torneo.
L’Italia giocherà nella capitale georgiana, Tbilisi, nel girone B ed affronterà nella prima gara del torneo proprio le padrone di casa della Georgia; successivamente affronterà la Bielorussia e la Croazia: a parte le croate, le quali comunque sono inferiori alle nostre azzurre, non dovrebbero esserci problemi a passare il girone al primo posto, evitando la trappola dei playoff.
Negli altri gironi, attenzione nel girone A a tre formazioni agguerrite: l’Azerbaijan padrone di casa, l’ostica Germania e la Polonia, altra favorita, oltre alla modesta Ungheria. Nel girone C la Russia è la favorita alla vittoria finale, inoltre attenzione a Turchia e Bulgaria, mentre l’Ucraina sembra destinata all’ultimo posto. Nel girone D ci sono quattro formazioni (Olanda, Belgio, Serbia e Repubblica Ceca) tutte di buon livello, con serbe ed olandesi in pole per la conquista del primato del girone.
Le azzurre, in virtù di un sorteggio favorevole, dovranno cercare di passare il girone come prime per potersi avvicinare al podio con più facilità; l’impresa è tutt’altro che impossibile.