La stella di Carolina Kostner continua a brillare. A distanza di quindici anni dalla sua prima partecipazione in una rassegna continentale, la nostra fuoriclasse del pattinaggio non smette di stupire.
Alla Megasport Arena di Mosca, nella seconda giornata degli Europei di pattinaggio – ultimo e importantissimo appuntamento prima dell’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018 – la fuoriclasse altoatesina, già cinque volte campionessa europea negli anni 2007, 2008, 2010, 2012 e 2013, ha letteralmente lasciato senza fiato il pubblico russo e occupa la terza posizione a metà gara con il nuovo record italiano nel corto, a meno di due punti dalla vetta della classifica.
Fantastica, semplicemente divina la prestazione offerta dalla gardenese. Accolta con grande affetto e simpatia dai tifosi di casa, Carolina Kostner si è superata ancora una volta proseguendo la sua strepitosa stagione agonistica con un primo segmento da 78.30 (39.93 di valutazione tecnica, 38.37 per i components), oltre un punto meglio di quanto fatto agli scorsi Mondiali di Saitama del 2014, quasi quattro anni fa.
Nuovo record italiano per la Kostner
Stabilito il nuovo record italiano nel corto, realizzato sulle note di «Ne me quitte pas» di Celine Dion, che mette una serie ipoteca sulle opportunità di medaglie di Carolina in questi Europei. Qualora dovesse farcela, conquisterebbe l’undicesimo podio continentale della sua strepitosa carriera eguagliando la sovietica Rodnina che dal 1969 al 1980 conquistò proprio 11 medaglie europee (però tutte d’oro).
Intensa come mai prima di oggi, praticamente perfetta, pennella un programma che nessuna alla sua età ha mai saputo fare a questo livello. Ci vorrà un altro mondo, un’altra generazione per fare meglio di così. Saranno necessarie atlete bambine in grado di costruire programmi estremi per portare a casa più punti.
Le atlete russe sono senza ombra di dubbio il pattinaggio del futuro, faranno la storia. Ma la nostra Carolina Kostner è la costante, la passione e l’eleganza senza età. Lei nella storia c’è già entrata da tempo.