La tragedia, avvenuta nel Parco Nazionale di Yosemite, ha visto come protagonista Graham Hunt, funambolo di professione, e Dean Potter, uno dei climber, alpinisti e base jumper più famosi al mondo. I due, lanciatisi in base jumping dalla rupe di Taft Point, avrebbero compiuto il salto al tramonto, per non incorrere nei controlli della sorveglianza, in quanto nei parchi statunitensi questa disciplina è severamente vietata.
Saltato da un’altezza di oltre 2.000 metri, Daredevil (questo il suo soprannome, come il personaggio della Marvel) aveva insospettito gli amici, dopo che né lui né Hunt si erano presentati al meeting point, e non avevano risposto alle telefonate preoccupate da parte dei compagni. Si è aspettato qualche ora, e alle 9 di sera sono state allertate le autorità, per cercare di trovare i due dispersi. Dopo che nell’operazione di soccorso sono stati coinvolte più di 100 persone tra ranger e volontari, i due corpi sono stati avvistati da un elicottero che stava sorvolando la zona, in due zone diverse della parete.
BASE in realtà è un acronimo, e sta per Buildings (palazzi), Antennas (torri abbandonate, e simili), Spans (ponti) ed Earth (tutti gli ostacoli prettamente naturali), ed era proprio questo che Dean Potter faceva: saltava nel vuoto da diversi tipi di superficie, per poi atterrare col paracadute. E lo faceva stramaledettamente bene, dato che era diventato un vero e proprio ambasciatore di questo sport estremo nel mondo. Non è ancora chiaro se il paracadute abbia avuto qualche problema, come sembra trapelare dalle indiscrezioni dei soccorritori.
Ciò che è certo, invece, è che il mondo del base jumping e dello sport in generale hanno perso uno dei suoi rappresentanti più pazzi, capace di camminate funamboliche tra un canyon e l’altro, senza neanche l’utilizzo di cavi di sicurezza, e di fare queste traversate anche in compagnia del suo cane, Whisper. Addio, Dean Potter.