Sabato notte andrà in scena il match del secolo, l’incontro di boxe (categoria pesi welter) tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao. Si tratta davvero dell’evento più sponsorizzato, ricco (250 milioni di dollari di montepremi!) e atteso della storia del pugilato, grazie ad una campagna mediatica senza precedenti, che ha portato a conoscenza dell’incontro anche chi, con la boxe, non aveva mai avuto a che fare prima di allora. Sull’argomento, ha voluto dire la sua niente di meno che Mike Tyson, dopo Muhammad Alì il pugile più conosciuto della storia della boxe, ha voluto dire la sua sull’incontro: “Forse io sono un uomo di Neanderthal, ma io ho sempre voluto uccidere il mio avversario“.
La critica di Iron Mike è riferita all’incontro pre-match di Mayweather e Pacquiao, che si sono mostrati tutt’altro che combattivi l’uno nei confronti dell’altro. Niente messaggi intimidatori, niente scintille, come da tradizione nei grandi match di pugilato. D’altronde, le dichiarazioni del filippino Pacquiao vanno proprio in questa direzione: “Vogliamo divertire la gente: non c’è niente di personale, stiamo facendo il nostro lavoro. Dobbiamo ispirare i bambini che ci guardano”. Con buona pace degli amanti di Rocky Balboa e del celebre ‘Ti spiezzo in due’ di Ivan Drago prima del match tra i due.
Ma Mike Tyson non ci sta: “Si tratta di uomini d’affari, io sono un assassino nato: voglio vincere, farlo in maniera drammatica e creare ferite agli avversari. Mayweather? Mia madre mi ha sempre detto che se non puoi dire nulla di buono su qualcuno allora è meglio non dire niente“. Dimenticate quindi l’orecchio staccato sul ring ad Holyfield, quello tra Mayweather (47 vittorie e nessuna sconfitta in carriera) e Pacquiao (57 vittorie, 5 sconfitte e 2 pareggi) sarà un ‘match tra gentiluomini‘. Con tutto il rispetto per la leggenda Tyson, lasciamo al ring la sentenza definitiva.